Il project financing per uscire dal tunnel - QdS

Il project financing per uscire dal tunnel

Liliana Rosano

Il project financing per uscire dal tunnel

domenica 23 Marzo 2014

Secondo l’osservatorio opere pubbliche dell’Ance la Sicilia è l’ottava regione in Italia per progetti tra pubblico e privato. Nel 2013 nell’Isola sono stati realizzati 163 bandi per 386 mln con questo tipo di partenariato

CATANIA – Il partenariato tra il pubblico e il privato per finanziare le opere pubbliche sembra essere la carta vincente nella gestione degli appalti. I numeri siciliani sembrano essere a favore del project financing: nel 2013 nell’Isola sono stati realizzati 163 bandi per 386 milioni di euro con questo tipo di partenariato.
La cooperazione tra il pubblico e privato ha portato la Sicilia all’ottavo posto nella classifica nazionale rivelandosi strategia di successo in un periodo di crisi economica. Impianti sportivi, porti turistici, servizi di illuminazione, cimiteri, reti idriche e gas, scuole, ospedali: sono solo alcune delle opere che a causa della drastica riduzione dei trasferimenti statali, dei vincoli imposti dal Patto di stabilità e dell’indebitamento, rimangono seppelliti tra faldoni e prassi burocratiche, trovando sempre più raramente la loro realizzazione. In Italia, infatti, negli ultimi tre anni gli investimenti pubblici hanno accusato un calo del -40/50%, di contro dal 2002 al 2012 le gare con la formula del “Ppp” da 330 sono aumentate a 3.200. 
 
«Secondo le classifiche regionali sulle gare censite nel 2013, la Sicilia si colloca all’ottavo  posto, con 163 bandi e un importo di 386 milioni di euro: un trend incoraggiante, che rinforza  il valore di una figura come quella del commercialista, trait d’union tra le imprese e la Pubblica Amministrazione, nelle vesti di analista finanziario per l’intero percorso che va dalla valutazione dei  rischi alla definizione delle eventuali forme di contributo pubblico; dagli aspetti contabili e fiscali alla  valutazione della redditività e “bancabilità” del progetto». Così il presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Catania (Odcec) Sebastiano Truglio ha aperto il seminario formativo sul tema, che ha visto come relatore Roberto De Luca dell’Istituto di ricerca Irdcec, per fare luce sulle opzioni e sulle possibilità offerte dal “Ppp”, con una particolare attenzione al Project Finance, nel cui ambito il ruolo del commercialista è fondamentale.
 
Importanza sottolineata anche dal consigliere Odcec Catania Sebastiano Impallomeni, coordinatore  della prima sessione di lavori, che ha posto l’accento sul tasso di mortalità delle opere in Partenariato pubblico e privato ancora molto elevato, a causa della complessità, dei tempi molto lunghi di assegnazione e del necessario equilibrio nella gestione dei rischi: «Rispetto alle previsioni, per queste procedure non è stata rispettata la tabella di marcia – ha affermato Impallomeni – resta ancora incerta la linea di confine tra pubblico e privato per la gestione dei rischi nelle varie accezioni, compromettendo l’iter e il closing finanziario».
Il project financing consiste nel finanziamento totale o parziale di un’opera pubblica con capitali privati, che verranno rimborsati e remunerati con l’esercizio dell’opera stessa (ad esempio un’autostrada) mediante la concessione per un certo numero di anni dei servizi a pagamento previsti dal progetto (ad esempio, pulizie-riscaldamento-energia-fornitura pasti-lavanderia-custodia etc.).
 

 
L’approfondimento. I capitali privati per rivitalizzare l’economia
 
Quanto al project financing, ben 3 miliardi e 518 milioni di euro sono già inseriti nei Piani triennali opere pubbliche di 9 dei 35 Comuni suddetti.
E’ quanto emerge dall’analisi dell’Osservatorio opere pubbliche dell’Ance Sicilia condotta sui Piani triennali approvati dai Comuni, sui Piani di risanamento e sulle iniziative di sviluppo urbanistico aperte al mercato.
In un periodo di tagli ai trasferimenti per gli enti locali, il coinvolgimento di capitali privati nella modernizzazione dei tessuti urbani e dei servizi pubblici è un’occasione preziosa. Lo hanno ben compreso i sindaci di Palermo, Leoluca Orlando, e di Catania, Enzo Bianco, che hanno avviato un positivo confronto con l’Ance Sicilia nell’ottica di creare le migliori condizioni per attirare e rendere convenienti investimenti privati in interventi di risanamento, recupero e valorizzazione di aree degradate a fini residenziali, di mobilità sostenibile e di tutela ambientale. La Giunta Orlando, in particolare, ha deliberato la messa a disposizione di tutte le aree comunali libere e sta rimodulando il vecchio piano parcheggi per renderne economicamente sostenibile la realizzazione e gestione in project financing.

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