Il mistero dell’albo scomparso dei formatori - QdS

Il mistero dell’albo scomparso dei formatori

Michele Giuliano

Il mistero dell’albo scomparso dei formatori

giovedì 03 Aprile 2014

Doveva essere pubblicato entro novembre, ancora oggi non c’è traccia di questo strumento. Deve contenere i dati di tutti gli operatori regolarmente assunti prima del blocco

PALERMO – Era stato annunciato come lo strumento cardine per combattere gli “infiltrati” della formazione professionale. Siamo parlando dell’Albo degli operatori della formazione siciliana, di cui si sono perse le tracce da ottobre, giorno in cui si annunciava in Gazzetta ufficiale la pubblicazione.
 
Da allora però non si sono avute più tracce di questo albo, scomparso nel nulla. Almeno ufficiali, s’intende. Effettivamente il decreto assessoriale numero 38/Gab dell’11 ottobre 2013, a firma congiunta dell’assessore regionale alla Formazione Nelli Scilabra e della dirigente generale del Dipartimento Anna Rosa Corsello, all’artico 3 ha subordinato l’approvazione definitiva dell’albo e la relativa pubblicazione in Gurs al completamento delle procedure di verifica della veridicità dei dati auto dichiarati ai fini dell’utile inserimento. Controlli e verifiche che avrebbero dovuto concludersi entro trenta giorni dalla pubblicazione sul sito istituzionale, cioè a novembre scorso. Appare evidente che al momento l’assessorato sta valutando una serie di situazioni su chi iscrivere all’interno di questo albo, in considerazione del blocco delle assunzioni del 2008 che è stato calpestato negli anni successivi dagli stessi enti di formazione sino a far scoppiare il settore.
La mancata iscrizione all’albo comporta l’automatico decadimento delle assunzioni e probabilmente proprio per questo motivo le procedure di verifica stanno andando molto a rilento. Non la pensa così il Sinalp, sindacato del settore formativo in Sicilia che sostiene invece il tentativo di sabotaggio da parte di qualcuno di questo albo: “L’Albo aggiornato doveva essere pubblicato nella Gazzetta ufficiale della Regione entro trenta giorni, ovvero entro l’11 novembre 2013 – dichiara Mario Mirabile, coordinatore regionale Interventi formativi del Sinalp – così come disposto dallo stesso governo regionale attraverso l’emanazione del decreto assessoriale n.38/Gab. dell’11 ottobre scorso a firma dell’assessore Scilabra e della dirigente generale del settore, dottoressa Corsello”.
L’esponente sindacale tira in ballo una dichiarazione che la Corsello ha rilasciato il 13 marzo scorso, in occasione dell’audizione presso la commissione Cultura e Lavoro dell’Assemblea regionale siciliana. Alla domanda specifica sull’argomento “Albo”, rivolta al dirigente generale alla Formazione professionale dal componente della stessa Commissione, Gianina Ciancio, parlamentare del Movimento 5 Stelle, la Corsello sosteneva: “L’iscrizione all’Albo è requisito fondamentale. Il controllo sull’Albo provvisorio, basato sulle autocertificazioni, è stato concluso pochi giorni fa. Evidenzio che, a seguito delle verifiche effettuate, sono stati depennati circa 460 soggetti e che l’Albo definitivo sarà pubblicato la prossima settimana, aggiungendo che saranno assunti provvedimenti per coloro che hanno effettuato false dichiarazioni”.
L’Albo unico degli operatori della formazione siciliana è una sorta di elenco in cui si “schedano” tutti i lavoratori degli enti accreditati con il relativo profilo professionale, mansioni e livello di inquadramento.
 

 
L’approfondimento. “Presi in giro anche parlamentari e Ars”
 
Va giù duro ancora sulla vicenda il Sinalp che parla anche di mancanza di rispetto in questo contesto di incertezza perdurante: “Nel constatare che ad oggi l’Albo non è stato ancora pubblicato nella Gazzetta Ufficiale, il Sinalp – afferma l’esponente sindacale Mario Mirabile – denuncia il comportamento permanentemente omissivo dell’assessore Scilabra e della Corsello per non aver dato corso nei termini, ad un adempimento da loro stesse firmato. La vicenda assume contorni ancora più gravi stante che, non solo vengono presi in giro tutti gli operatori assunti entro il 31 dicembre 2008 e la nostra organizzazione sindacale, ma anche tutti i parlamentari, espressione dei partiti e movimenti all’Ars, Componenti della Commissione Cultura e Lavoro”. Il sindacato definisce “omissivi” i comportamenti di assessore e dirigente generale tanto da avere portato ad oggi al mancato varo dell’Albo con le conseguenze che ne derivano: “Nasce fortissimo il sospetto che qualcuno voglia sabotare l’Albo aggiornato per regolarizzare gli assunti dopo il 31 dicembre del 2008, la cui assunzione era espressamente vietata dalla legge regionale n. 25 del 29 dicembre 2008” conclude Mirabile.

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