Tristeza virus, si attende la liquidità di cassa - QdS

Tristeza virus, si attende la liquidità di cassa

Chiara Borzi

Tristeza virus, si attende la liquidità di cassa

domenica 11 Maggio 2014

Pubblicato il decreto dell’ispettore provinciale dell’Agricoltura di Catania con la graduatoria definitiva delle ditte ammesse al beneficio. Sono 166 le aziende liquidabili. Ora la ragioneria dell’Assessorato deve rendere disponibili le somme

PALERMO – Sembra avvicinarsi il momento del risarcimento per agrumicoltori e agricoltori siciliani che hanno provveduto ad estirpare i propri alberi colpiti dal Citrus Tristeza Virus (CTV).
Un’operazione che doveva essere ed è stata ultimata tre anni or sono, quando l’assessorato dell’Agricoltura, dello Sviluppo Rurale e della Pesca mediterranea, dipartimento Agricoltura, emanando la Disposizioni applicative dell’art. 11 della legge regionale 24 novembre 2011 n. 25, obbliga i possessori degli arbusti colpiti dal CTV a rimuovere tutti gli organici contaminati, in cambio di un’indennità economica. Tale risarcimento fu giustificato quale “indennizzo agli agricoltori per i costi sostenuti per la prevenzione e la lotta alla fitopatia “Citrus Tristeza Virus”, per i danni strutturali e per eventuali perdite di reddito”.
Come documentato recentemente dal QdS queste somme di denaro non sono ancora state erogate. L’attesa è diventata estenuante, l’assenza di questo rimborso suona come una beffa per un settore in difficoltà e per i suoi operatori che, provvedendo a rispettare quanto richiesto dalla Regione, hanno sia perso reddito che sostenuto delle spese mai rifinanziate.
Il 15 aprile del 2014 qualcosa si è finalmente mosso con la pubblicazione del Decreto dell’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura di Catania in cui si rendeva nota la composizione della graduatoria definitiva delle ditte ammesse all’aiuto e anche l’elenco negativo delle ditte non ammesse. Come si procederà dunque a seguito di questo passo apparentemente in avanti fatto verso la liquidazione delle somme dovute dalla Regione agli agrumicoltori siciliani?
Incaricato di procedere a quanto disposto dall’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura di Catania è Alfredo Alessandra, dirigente dello stesso ente dipendente dall’Assessorato delle Risorse Agricole ed Alimentari siciliano. Il QdS lo ha raggiunto telefonicamente per far chiarezza sul futuro prossimo dell’iter previsto.
“I prossimi passi sono semplici – ha esordito l’ispettore – conosciamo già quali sono le 166 aziende liquidabili, ma rispetto alcune aspettiamo un contatto dell’Inps che dia riscontro sulle verifiche fatte dei Durc. Abbiamo avanzato all’assemblea la richiesta di 3 milioni di euro per procedere ai pagamenti, aspettiamo che la ragioneria dell’assessorato renda disponibili le somme da liquidare. Da parte nostra siamo già pronti a corrispondere gli indennizzi a favore di circa 60 pratiche, per le restanti come detto aspettiamo il riscontro Inps. Bisogna solo provvedere a fare i riferimenti per l’O.A (ordinamento di accredito) – ha continuato il dirigente – anche se sono al corrente dell’esistenza del piccolo problema legato al rispetto del Patto di Stabilità. Ho letto inoltre della data fornita dalla dirigente Barresi relativa al termine di fine giugno per procedere alla liquidazione, io stesso in questi giorni ho incontrato il neo assessore Reale e posso garantire che tutti conoscono il problema e lo seguono con assiduità. E’ vero che si aspetta ancora anche l’erogazione delle somme per la gelata del 2008, ma tutti sono consapevoli della gravità del problema. Sappiamo che alcune aziende hanno sostenuto spese per abbattere anche 20-30 ettari di agrumeto”.
Le affermazioni dell’ispettore Alessandra vanno a rafforzare la realtà restituita precedentemente dal presidente degli agronomi di Catania Corrado Vigo, il quale sempre al QdS dichiarò: «I fondi ci sarebbero ma manca la liquidità di cassa. Il provvedimento è già stato registrato in ragioneria, quando disporranno gli ordinativi si potrà procedere agli accrediti».

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