Tasi, quasi tutti i comuni senza aliquote - QdS

Tasi, quasi tutti i comuni senza aliquote

redazione

Tasi, quasi tutti i comuni senza aliquote

venerdì 16 Maggio 2014

Si chiama Tasi: è la Tassa sui servizi indivisibili, che unisce Imu e tassa sui rifiuti. La prima scadenza di pagamento è fissata per il 16 giugno, ma solo pochi Comuni hanno stabilito le aliquote.

Solo circa il 10% degli oltre 8 mila Comuni italiani ha deliberato le aliquote relative alla Tasi, la Tassa sui servizi indivisibili, che unisce Imu e tassa sui rifiuti, la cui prima scadenza di pagamento è fissata per il 16 giugno. Se lo slittamento a dicembre del pagamento della tassa non sembra più nell’aria – l’ipotesi era circolata nelle scorse ore – il fatto che molti comuni non abbiano ancora deciso quanto far pagare – è fissata al 23 maggio la data entro la quale i comuni devono predisporre le delibere sulle aliquote – scatena polemiche e dubbi, che si levano da più parti.
 
 
"Ho il timore che il 16 di giugno si verificherà più di qualche problema, non per i sindaci, ma per i cittadini", afferma preoccupato il sottosegretario all’Economia, Enrico Zanetti, secondo il quale è reale il rischio che "ci troveremo il 16 giugno in una situazione piuttosto caotica". Duro presidente di Confedilizia, Corrado Sforza Fogliani, secondo il quale "molti non hanno deciso perché non volevano farlo prima delle elezioni amministrative, quando non si può andare con le aliquote a briglia sciolta per fare cassa". Di "vero e proprio caos" parlano le associazioni dei consumatori, secondo le quali dai pochi comuni che già hanno deliberato "proviene un segnale allarmante: tutti sono orientati all’applicazione di aliquote ben al di sopra del minimo previsto, attestandosi tra il 2,5 ed il 3,3 per mille", affermano le associazioni, che hanno stimato un importo di oltre 900 euro a Torino, 870 a Roma, 700 a Venezia, quasi 600 a Milano.
 
 
E in Sicilia? A Palermo la Giunta comunale ha deliberato lo schema di regolamento per l’applicazione della Tasi che sarà proposto al Consiglio comunale. La tassa, che i comuni devono applicare come stabilito da una legge nazionale, interesserà gli immobili che non sono gravati anche dall’Imu. L’aliquota da applicare è stata individuata nel 2,9 per mille del valore catastale. La Giunta ha anche previsto una serie di detrazioni perequative. Con queste misure, secondo quanto stimato, nelle casse comunali entreranno quattro milioni di euro in meno rispetto allo scorso anno. La Tasi sarà applicata solo alla prima casa. Gli inquilini in affitto non saranno quindi interessati al pagamento del tributo.
 
 
Nei casi in cui si dovrà pagare la Tasi, è prevista una detrazione fissa di 50 euro per unità immobiliare, più una detrazione di 20 euro per ogni figlio minorenne, per ogni figlio portatore di handicap senza limiti di età, per ogni minore in affido e per gli anziani proprietari che abbiano più di 70 anni.

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