Stop ai corsi Iap, la Regione blocca gli agricoltori - QdS

Stop ai corsi Iap, la Regione blocca gli agricoltori

Chiara Borzi

Stop ai corsi Iap, la Regione blocca gli agricoltori

martedì 20 Maggio 2014

Necessari per la professione di imprenditore agricolo, non sono attualmente autorizzati dall’Assessorato Agricoltura. La dg Barresi sostiene che sono in svolgimento. Smentita dal responsabile Nasello

PALERMO – Nasce un vero e proprio mistero attorno alla realizzazione dei corsi Iap (imprenditore agricolo professionale) nella regione Sicilia. Da quanto dichiarato recentemente dall’assessorato regionale all’Agricoltura, si attendeva la formulazione del piano PSR 2013-2020 per vedere, probabilmente, la riproposizione dei corsi da Imprenditore Agricolo Professionale in Regione.
Non sono state annunciate novità in questo ambito, ne è stato possibile capire se almeno in futuro questi corsi particolarmente specializzanti per gli operatori agricoli, potranno essere riproposti. In assenza di informazioni l’impressione inconfutabile è che la Regione Siciliana stia bloccando gli agricoltori.
Non sono poche le regioni che in Italia stanno puntando sui corsi Iap per procedere ad una seria e vera professionalizzazione dell’attività agricola. A Sud è in procinto di diventare un esempio virtuoso il paesino calabrese di San Luca (RC), da maggio 2013 commissariato per infiltrazioni mafiose e da allora affidato al commissariamento straordinario esercitato dalla vice prefetto catanese Rosaria Giuffrè. “Mi sono già mobilitata per far attivare i corsi a San Luca e provincia – ha dichiarato il commissario al QdS – la Regione li ha già finanziati”.
Per far luce su una questione che mortifica il potenziale siciliano, il QdS ha nuovamente raggiunto Rosaria Barresi, dirigente generale dell’Assessorato all’Agricoltura.
Secondo quanto dichiarato dalla dirigente, i corsi Iap sono un “falso problema”, in parte sono stati già realizzati e altri sono attualmente ancora in corso.
Dottoressa quando la Regione Siciliana attiverà i corsi Iap?
“I corsi sono già stati fatti, sono un falso problema. Alcuni sono ancora in corso di svolgimento e abbiamo formato la maggior parte delle persone che ne hanno fatto richiesta. Abbiamo finanziato con un’ultima trance di Fondi Sociali altri 200 presenti in graduatoria”.
Quando sono partiti questi corsi?
“Non lo ricordo con esattezza, ma attualmente – ripeto – alcuni sono ancora in corso”.
In futuro verranno riprogrammati altri corsi Iap?
“In maniera diversa, non sarà questo il metodo. Formeremo gli operatori in modo da ottenere una professionalizzazione maggiore”.
Può dirci quando verranno riproposti i corsi Iap?

“No. Oggi siamo ancora in fase di scorrimento di graduatoria e nella Regione i corsi sono ancora in svolgimento”.
Le dichiarazioni fornite dalla Barresi sono contradditorie rispetto quanto espresso da Giuseppe Nasello, responsabile del servizio per interventi per il sostegno del capitale umano dell’assessorato all’Agricoltura, indicatoci dalla stessa dirigente come la figura più informata, in seno alla Regione, sull’esistenza dei corsi Iap.
“Al momento sono attivi solo corsi che formano i Capo Azienda” aveva dichiarato Nasello al QdS in aprile. Che attualmente non ci siano corsi, e che con buona probabilità non siano mai partiti corsi Iap nel 2014, lo conferma Enzo Ferlauto direttore del C.i.p.a-at di Enna. Il C.i.p.a-at di Enna è il centro istruzione professionale agricola assistenza tecnica all’interno della Cia regionale. “Ne abbiamo fatti diversi – ha affermato al Qds Ferlauto – ma gli ultimi esami sono stati fatti il 19 marzo dello scorso anno. Posso dire che non ci sono corsi riconducibili alla formazione promossa dall’assessorato all’Istruzione e Formazione. Ci sono due corsi promossi dal C.i.p.a-at di Catania come imprenditore agricolo, ma sono corsi FAD cioè corsi online, decretati dall’Assessorato ma non finanziati dalla Regione. Sono pagati da chi vuole formarsi”.
 


Solo incertezze. Frequentare in altre regioni? Sì, no, …forse
 
È evidente la vastità di problemi che coinvolgono la formazione riservata al settore agricolo. Dall’assessorato non riusciamo ad aver informazioni chiare neppure sul futuro dei corsi, i quali, come sostenuto sia da Rosaria Barresi che da Giuseppe Nasello, cambieranno probabilmente forma con la formulazione del nuovo piano PSR 2013-2020.
“Il requisito di professionalità è richiesto anche nella nuova programmazione – ha dichiarato fornendo maggiore indiscrezioni Nasello – tuttavia è prematuro dire se saranno inseriti i corsi da Iap. Il piano PSR è in bozza, ci sarà una programmazione in cui è prevista anche una figura di coaching, di un consulente che affianca i partecipanti, ma è prematuro dire come verranno spese queste idee”.
Se fatti in altre regioni, i corsi Iap avranno valore in Sicilia?
“Anche questa è una risposta che non può essere data con certezza. La professionalità tuttavia si acquisisce attraverso lo studio di determinati insegnamenti e il raggiungimento di un numero stabilito di ore di formazione. Se il corso si svolge in altre regioni in cui c’è un piano di formazione simile a quello siciliano allora potremmo parlare di corso equipollente, in caso contrario sarà necessario integrare gli insegnamenti o le ore”.

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