Giù fiducia dei consumatori. Picco negativo nel Mezzogiorno - QdS

Giù fiducia dei consumatori. Picco negativo nel Mezzogiorno

Adriano Agatino Zuccaro

Giù fiducia dei consumatori. Picco negativo nel Mezzogiorno

venerdì 25 Luglio 2014

Male anche le vendite al dettaglio di maggio: -0,7% su aprile

ROMA – L’estate rende incandescente il clima di fiducia dei consumatori italiani. Se, infatti, nei mesi precedenti i dati non erano di certo rosei, nel mese di luglio l’indice di fiducia ha registrato un picco negativo allarmante scendendo a 104,6 punti dai 105,6 di giugno. Lo comunica l’Istat. Si tratta del minimo dei 4 mesi. I giudizi dei consumatori sulla situazione economica del Paese non variano rispetto al mese precedente (-78 il saldo). Le attese sulla situazione economica peggiorano, con il saldo che passa a 6 da 10. Aumenta, infatti, per questa variabile, la percentuale di coloro che si attendono una situazione futura che ”peggiorerà lievemente”, al 14,1% dal 13,0%, e ”peggiorerà molto” all’11,1% dal 10,2% del mese precedente. Il saldo che esprime le attese di disoccupazione è in aumento (a 53 da 50).
Nel dettaglio peggiorano leggermente anche un’altra serie di giudizi, quello sulla situazione economica delle famiglie presente e futura, sulle opportunità di risparmio, sull’acquisto di beni durevoli. I consumatori giudicano l’andamento recente dei prezzi al consumo in aumento (il saldo passa a 9 da 4). Il saldo delle attese sull’andamento dei prezzi migliora lievemente a -25 da -26 del mese precedente. A livello territoriale il clima di fiducia aumenta nel Nord-ovest e diminuisce nel resto delle ripartizioni. Il clima di fiducia diminuisce a 102,9 da 104,1.
Nel Mezzogiorno la componente economica decresce a 113,7 da 117,1, flette lievemente quella personale a 99,5 da 100,3. Il clima che esprime l’andamento corrente diminuisce raggiungendo il valore di 100,0 da 102,0 mentre quello che esprime la componente futura non subisce variazioni (a 107,3 come nel mese precedente).
Spostando lo sguardo sulle vendite al dettaglio di maggio – oggetto di studio in un report dell’Istat e pubblicato ieri sul sito – si registra una diminuzione rispetto al mese precedente (-0,7%). Rispetto a maggio 2013, l’indice grezzo del valore totale delle vendite segna una diminuzione dello 0,5%, mentre nella media del trimestre marzo-maggio 2014, l’indice mostra una leggera flessione rispetto ai tre mesi precedenti (-0,1%).  Si precisa che nel confronto con aprile 2014, diminuiscono le vendite di prodotti alimentari (-1,2%) e, in misura più contenuta, quelle di prodotti non alimentari (-0,3%). Rispetto a maggio 2013, l’indice grezzo del valore totale delle vendite segna una diminuzione dello 0,5%. Variazioni tendenziali negative si registrano sia per le vendite di prodotti alimentari (-0,5%) sia per quelle di prodotti non alimentari (-0,6%).
Vendite al dettaglio e fiducia dei consumatori, dunque, entrambi in negativo; bisognerà puntare ad alzare il secondo termine della coppia per vedere, in futuro, dei risultati in termini economici.

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