Nel 2015 tagliare sprechi e spendere i fondi Ue - QdS

Nel 2015 tagliare sprechi e spendere i fondi Ue

Raffaella Pessina

Nel 2015 tagliare sprechi e spendere i fondi Ue

sabato 30 Agosto 2014

L'assessore regionale all'Economia ha trasmesso la circolare con il "bozzone". Sottosegretario Delrio: "Agenzia Coesione per aiutare le regioni"

Il governo regionale ha iniziato a predisporre i documenti finanziari del prossimo anno e anche nel 2015 bilancio e legge di stabilità dovranno essere necessariamente all’insegna di tagli alla spesa e di manovre per reperire nuovi fondi. È quanto emerge dalla circolare firmata dall’assessore all’Economia Roberto Agnello e dal ragioniere generale Mariano Pisciotta che hanno trasmesso il ‘bozzone’ a tutta l’amministrazione per la stesura dei documenti contabile e finanziario.
 
Il governo darà tempo fino al prossimo 15 settembre alle amministrazioni per presentare alle ragionerie centrali le proprie proposte di previsione “preventivamente validate dal competente vertice politico” e “corredate da una dettagliata relazione illustrativa che comprenda eventuali iniziative legislative da inserire nel disegno di legge finanziaria 2015. L’indicazione a tutti i rami lascia spazio a poche interpretazioni: contenere le spese e reperire risorse aggiuntive. Non solo. Se per raggiungere questi due obiettivi bisognerà adeguare norme autorizzative di livelli di spesa non più sostenibili, “le amministrazioni – scrivono Agnello e Pisciotta – dovranno, per quanto di rispettiva competenza, proporre le necessarie norme di modifica o di abrogazione da inserire nel disegno di legge finanziaria 2015”.
 
La circolare specifica che tutte le proposte di iniziativa legislativa, “dovranno essere accompagnate da una dettagliata relazione tecnica illustrativa dei principi ispiratori, dei contenuti e delle finalità da perseguire”. Nella relazione tecnica si dovrà specificare la fonte da cui si sono reperiti i dati, i metodi adottati per la quantificazione e i conseguenti effetti finanziari sul bilancio. Infine, entro il 22 settembre, le ragionerie centrali dovranno trasmettere le proposte, con valutazioni e osservazioni, al servizio Bilancio della Ragioneria generale”. Intanto resta lontana la data di ripresa dei lavori parlamentari, fissata per il prossimo 16 settembre.
 
Alle porte dell’autunno si riprenderanno le fila della situazione politica che si era venuta a creare attorno alla vicenda della finanziaria regionale. Si vedrà se il Governatore cederà alle richieste del Partito democratico per un ennesimo rimpasto dell’esecutivo, se l’Udc continuerà ad appoggiare l’attuale governo e se il Nuovo Centro destra potrà fare parte della maggioranza. Infine il sottosegretario alla presidenza del consiglio Graziano Delrio lancia l’allarme sulla mancata spesa dei fondi europei al Sud.
 
Rimangono da spendere ancora, da tutti i Fondi e le risorse connesse, e solo per la passata programmazione 2007/2013, circa 26 miliardi solo in Campania, Sicilia e Calabria. Poi si aggiungeranno quindi ai nuovi obiettivi del Piano 2014/2020 che a loro volta andranno rendicontati in fretta”. E specifica che non è vero, come è stato scritto da più parti, che il governo nazionale toglie soldi al Sud riducendo il cofinanziamento sui progetti europei.
 
“Le risorse di cui si parla – spiega Delrio – restano nelle disponibilità degli stessi soggetti, temi e territori. Per velocizzarne la spesa, una parte delle risorse va nel Piano di Azione e Coesione ed è disponibile subito se si hanno progetti e capacità di spesa”. E prosegue: “Questa misura non è nuova ma risale al 2011 per evitare di perdere i fondi europei che hanno tempistiche strette e se non si spende in tempo, si perde tutto. E’ noto infatti come l’Italia non riesca a spendere tutti i fondi europei, buona parte dei quali sono per il Sud” E conclude: “Abbiamo fatto l’Agenzia Coesione per aiutare sia regioni che ministeri e tre task force sono attive in Campania, Calabria e Sicilia. Se una regione dimostrerà di saper spendere avrà comunque subito le risorse a disposizione nei vari fondi: europei e nazionali. Questo governo ha fatto del Sud la sua scommessa.

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