Ars, pausa elezioni e poi voto su sfiducia - QdS

Ars, pausa elezioni e poi voto su sfiducia

Raffaella Pessina

Ars, pausa elezioni e poi voto su sfiducia

sabato 04 Ottobre 2014

Stallo dell’Assemblea regionale che non produce nuove leggi. La mozione su Crocetta può riservare sorprese anche da Ncd

PALERMO – Ancora una settimana andata a vuoto a Palazzo dei Normanni senza produrre una legge. Infatti nelle due sedute di martedì e mercoledì scorso (tante ne aveva stabilito la Conferenza dei capigruppo), oltre alle interrogazioni e le interpellanze è stato esaminato solo l’articolato del ddl nn. 663-596-771/A, sulla impignorabilità della prima casa, il cui voto finale per la definitiva approvazione deve ancora avvenire, si spera la prossima settimana, come indicato dall’ordine del giorno della seduta, prevista a Sala d’Ercole per mercoledì 8 ottobre.
Il motivo di questo periodo di pausa di una settimana è dovuto allo svolgimento di una tornata elettorale in provincia di Siracusa, come conseguenza di una sentenza del Cga. Ma il dubbio è che la scarsa produzione legislativa si prolungherà fino a che il Governo non avrà trovato un accordo con le forze che lo hanno sostenuto fino ad oggi. E’ nota ormai la polemica tra il presidente della Regione Crocetta e il compagno di partito nonché segretario regionale e cuperliano Fausto Raciti, che giorni addietro ha pubblicamente comunicato il ritiro del Pd dalla maggioranza. Raciti ha creato in tal senso una spaccatura che potrebbe anche diventare insanabile tra cuperliani e renziani, i primi favorevoli a Crocetta i secondi no. La partita si giocherà al momento della votazione alla mozione di censura che intendono portare in Aula Forza Italia, insieme con i partiti del centro destra e i grillini. Il risultato di questa votazione non è per niente scontato poiché se è possibile che una parte del Pd possa votare favorevolmente, è anche vero che nel Nuovo centro destra ci potrebbe essere chi è contrario a sfiduciare il Governatore siciliano.
Nel suo intervento in Aula infatti, il capogruppo di Ncd all’Ars Nino D’Asero ha mostrato non poche perplessità a questo tipo di iniziativa, senza prima tentare altre strade. Problemi politici a parte, sta di fatto che il Governo e Parlamento hanno nei cassetti ancora molte riforme da portare avanti, non ultima quella dei liberi consorzi. Nel corso di  un incontro fra il presidente dell’Anci Sicilia, Leoluca Orlando e quello dell’Assemblea Regionale Siciliana Giovanni Ardizzone è stato sottolineato come “Occorre definire le funzioni dei liberi consorzi comunali e metropolitani secondo il modello della riforma Del Rio, senza dimenticare quanto previsto dalle leggi 9 dell’86 e 8 del 2014".
Leoluca Orlando ha detto: “Serve agire in tempi brevi sfruttando le risorse che l’Europa mette a disposizione in relazione all’agenda urbana e in favore delle aree interne”.
Ma tornando ai lavori d’Aula si registra la protesta dei deputati del Movimento 5 Stelle che ha stigmatizzato l’assenza non solo dei rappresentanti del Governo ma anche dei parlamentari. Nell’ultima seduta infatti erano presenti circa 30 deputati, di cui un terzo erano grillini. Questi ultimi hanno chiesto di conoscere le presenze di tutto l’anno a Sala d’Ercole per pubblicarle sui loro canali.

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