Anci: "Il governo regionale non è più un interlocutore" - QdS

Anci: “Il governo regionale non è più un interlocutore”

Gaspare Ingargiola

Anci: “Il governo regionale non è più un interlocutore”

giovedì 09 Ottobre 2014

Leoluca Orlando e i sindaci siciliani scaricano l’amministrazione Crocetta

PALERMO – Erano 206 i sindaci, assessori e rappresentanti dei Comuni dell’Isola che ieri hanno partecipato all’Assemblea straordinaria dell’Anci Sicilia, all’interno della Sala Gialla dell’Ars, per affrontare alcune delle tematiche urgenti che affliggono gli Enti locali: raccolta dei rifiuti, servizio idrico integrato, precariato.
“È in atto – ha tuonato il sindaco di Palermo e presidente di Anci Sicilia, Leoluca Orlando – un attentato istituzionale a danno dei Comuni. Le discariche sono in mano a un regime monopolista governato dagli imprenditori privati di Confindustria Sicilia. Giuseppe Catanzaro (vicepresidente degli industriali, nda) non è un sindaco ma un monopolista di discariche private che mantiene questo sistema fino al punto da farmi pensare che i governatori Lombardo e Crocetta, che si illudevano di essere dei pupari, sono dei pupi nelle mani di questi signori”.
“Abbiamo cercato un dialogo con la giunta Crocetta – ha continuato il presidente dell’Anci Sicilia – presentando, il 5 maggio scorso, un documento con alcune proposte ma non abbiamo ricevuto risposte. Il sistema è imploso, non possiamo perdere tempo sui nomi degli assessori. Ancora oggi manca il decreto di indicazione e assegnazione dei trasferimenti. Noi non riteniamo più il governo regionale un interlocutore per i nostri temi, che invece speriamo di trovare nell’Assemblea regionale”.
Orlando ha poi elencato alcuni dei punti più caldi su cui la Regione dovrebbe dare risposte: “Parliamo – ha detto – di Liberi Consorzi di Comuni e di servizio idrico. Parliamo di gestione delle discariche. Serve un piano di impiantistica pubblica. La discarica magari ci vuole, ma deve essere l’ultima risorsa in un percorso che preveda altre strade. Parliamo della programmazione europea: a oggi non c’è un piano di spesa dei fondi europei e della loro destinazione”.
I sindaci, dunque non sono più disposti a stare in silenzio. “Per dare voce alle nostre istanze – ha affermato poi Orlando – abbiamo stilato un accordo con il Quotidiano di Sicilia”. Un accordo che ha prodotto una prima pagina pubblicata ieri e che informerà, ogni due mercoledì, sulle attività portate avanti dall’associazione dei primi cittadini isolani.
“I sindaci – ha spiegato il nostro direttore – avrebbero dovuto essere i primi attori nella scena politica italiana, ma non lo sono. Non è possibile, per esempio, che l’Anci non abbia i dati che riguardano i Comuni. L’accordo del QdS con il presidente Orlando ha una valenza sociale: dare voce ai sindaci e imporre la trasparenza al ceto politico e alle istituzioni”.

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