Si scommette sul lavoro per convincere l’Europa - QdS

Si scommette sul lavoro per convincere l’Europa

redazione

Si scommette sul lavoro per convincere l’Europa

giovedì 09 Ottobre 2014

Renzi ai big Ue Barroso, Merkel, Hollande: “Stiamo facendo la nostra parte”

MILANO – Renzi ci prova, a gridare il suo messaggio tutto rivolto ai big dell’Europa. E vuole essere convincente a tutti i costi: “Abbiamo fatto, stiamo facendo, continueremo a fare la nostra parte, ma l’Europa deve fare la propria”. È uno dei temi sul tavolo del vertice europeo sull’occupazione che il premier ha portato a Milano. Il presidente del Consiglio, che ha aperto i lavori della conferenza, mentre guarda al voto di fiducia del Senato sul Jobs act, definito dal presidente della Commissione Ue uscente Barroso “importante e di grande impatto sulla competitività dell’economia italiana”.
A una settimana dallo scontro sullo sforamento del 3% della Francia, proprio a Milano si sono incontrati quindi Francois Hollande – che arrivato al summit ha detto che “la crescita è la priorità di tutti” – e Angela Merkel. Con loro Renzi dovrebbe tenere, al contrario di quanto ipotizzavano alcune ricostruzioni della vigilia, una conferenza stampa al termine del vertice, insieme a Josè Manuel Barroso, Herman Van Rompuy e Martin Schulz. E proprio il presidente del Parlamento europeo, non appena è arrivato alla conferenza, ha avuto parole più che positive nei confronti dell’esecutivo targato Renzi: “Il Governo italiano è fantastico, sta facendo il massimo per mobilitare gli investimenti e io sostengo il governo italiano in questo”.
 
E proprio durante il vertice Barroso ha twittato: “Il bilancio di 1.000 miliardi di euro dell’Unione europea è uno strumento per investire nella crescita, nei posti di lavoro e nella competitività. Ora dobbiamo realizzare ciò sui cui si è raggiunto un accordo”.
Nella ‘contesa’ tra Francia e Germania il premier italiano ha preso con nettezza le parti del governo guidato da Manuel Valls, con cui ha costruito una solida alleanza ‘socialista’ per la crescita e contro il rigore in Ue. A ribadire la posizione francese il presidente Hollande che, al suo arrivo a Milano, ha affermato che “crescita e la creazione di posti di lavoro sono la priorità di tutti gli europei, siamo tutti coinvolti. Occorre – ha aggiunto Hollande – insistere con il piano di investimenti europeo” e “regolare meglio il ritmo delle politiche di bilancio”. 
 
Rinnovare il canale di dialogo con la Merkel, tenuto sempre aperto dalla salita al governo, e cercare i margini politici per un’operazione che conquisti spazio alla linea italo-francese, sono i fronti su cui il premier vuole agire in prima battuta, lasciando ai tecnici e agli euroburocrati la definizione dei dettagli, ma senza consentire che dettino le regole della difficilissima partita, com’è avvenuto in passato. Vedremo “di individuare un ulteriore passo in avanti da fare come Unione europea” su crescita e lavoro, aveva detto Renzi alla vigilia dell’appuntamento.

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