Dal Governo niente fatti, ma ancora solo annunci - QdS

Dal Governo niente fatti, ma ancora solo annunci

Raffaella Pessina

Dal Governo niente fatti, ma ancora solo annunci

sabato 11 Ottobre 2014

Crocetta con gli assessori Borsellino e Scilabra ieri ha incontrato la stampa. Sulla crisi di liquidità il presidente della Regione minimizza

PALERMO – Dopo la bacchettata della Corte dei Conti giovedì, il Governo va in difesa, ma solo con i soliti annunci. Nella conferenza stampa ieri pomeriggio il presidente della Regione, Rosario Crocetta, ha riferito ai giornalisti in merito ad alcune questioni riguardanti il settore della sanità.
 
A Palazzo d’Orleans il governatore, accompagnato dall’assessore alla Sanità Lucia Borsellino, ha affrontato prima di tutto l’argomento Ebola, la malattia letale che sta terrorizzando il mondo per i casi che si sono verificati nel continente africano. Il presidente Crocetta ha voluto tranquillizzare i cittadini dicendo che la notizia che questa malattia si possa diffondere anche in Sicilia a causa dei flussi migratori è destituita di fondamento.
 
Lucia Borsellino ha tenuto a sottolineare che “il rischio che si profila per la Sicilia è pari a quello degli altri paesi e ad ogni modo la Sanità siciliana è pronta ad affrontare qualunque emergenza di questo tipo”. Ma Crocetta ha parlato anche di altre questioni che riguardano la sanità siciliana: in particolare, riferendosi ai licenziamenti dei dipendenti della società che è cogestore del 118 in Sicilia, ha detto che queste azioni sono state fatte in base alla “applicazione delle incompatibilità previste dalla legge” e che gli 82 lavoratori  della Seus sono stati licenziati a seguito delle verifiche sul possesso dei requisiti morali e giuridici dei lavoratori. “Nessuno pensi  – ha avvertito Crocetta – che con azioni di disturbo, o facendo il furbetto, possa fermarci dal nostro proposito di governare secondo quanto previsto dalla legge”.
Sempre in tema sanità, il Governatore ha annunciato di avere predisposto un decreto assessoriale per abolire i ticket delle visite specialistiche. “I soldi risparmiati – ha detto – andranno a beneficio dei cittadini”. “L’abolizione – ha precisato l’assessore alla Sanità, Lucia Borsellino – fa riferimento alla quota aggiuntiva regionale che pesava sulle prestazioni”.
Crocetta ha anche anticipato che, se il governo durerà, il prossimo obiettivo sarà quello di ridurre l’addizionale Irpef ed ha parlato inoltre di riforma della Formazione professionale, sulla quale nelle settimane passate si sono spesi fiumi di parole e di polemiche. “Stiamo predisponendo un emendamento al ddl sulla Formazione – ha annunciato Crocetta – prevedendo un’agenzia formativa che dovrà gestire le criticità legate alla mobilità dei lavoratori, creando meccanismi di tutela”.
Sul fronte politico si registra una dichiarazione del presidente dell’Udc Gianpiero D’Alia. “Crocetta deve adottare immediatamente scelte impopolari – ha detto – perché tutti devono assumersi le responsabilità del risanamento. Anche perché difficilmente Roma darà spazi di manovra. Ci sono settori in cui si può intervenire: dalla sanità, al personale, alle partecipate”.
 
D’Alia ha sottolineato che è necessaria una operazione verità sui conti del bilancio regionale perchè non si possono più sostenere spese inutili. “Sulle province – osserva D’Alia – ci troviamo in una situazione paradossale: siamo partiti per primi ma resta la gestione commissariale, mentre nel resto d’Italia si è cominciato a votare. Il presidente dell’Ars, Ardizzone, si è fatto interprete dei disagi dei sindaci, proponendo un ddl che non è un acritico recepimento della riforma Delrio. Dobbiamo evitare – aggiunge l’ex ministro – la balcanizzazione della Sicilia: l’iniziativa non è contro il governo, ma per aiutarlo. L’assessore Valenti sta portando avanti il progetto”.

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