Le riforme vanno fatte ma non su pressioni Ue - QdS

Le riforme vanno fatte ma non su pressioni Ue

redazione

Le riforme vanno fatte ma non su pressioni Ue

giovedì 23 Ottobre 2014

Renzi sostiene che l’Italia debba essere protagonista senza diktat esterni

Roma – “Domani si terrà l’ultimo Consiglio europeo guidato da Van Rompuy a cui parteciperà, come presidente Barroso, dopo dieci anni: è l’ultimo di una lunga stagione. Credo sia un passaggio rilevante”. Lo ha detto il premier Matteo Renzi nell’Aula del Senato ed ha sottolineato: “L’Europa volta pagina nella guida delle sue istituzioni. Le questioni principali oggetto della discussione fra partenr europei e ‘stressate’ dalla presidenza italiana sono questioni che troveranno compimento con la nuova commissione”, ha sottolineato.
“Il clima della comunità economica internazionale sta rapidamente cambiando” sull’economia, “il vertice del G20 metterà al centro la parola crescita”, dice il premier.
“Io trovo che non sia più rinviabile” una discussione “su come l’Europa vuole puntare ad uscire dai margini stretti del solo rigore per puntare ad una strategia di crescita. Non c’è solo un problema italiano, ma dell’intera area dell’Euro”.
“L’Europa è la cenerentola” per quanto riguarda lo sviluppo, osserva il presidente del Consiglio. Del resto “il fondo monetario internazionale ha evidenziato come il focus sulla crescita sia assolutamente prioritario”, spiega Renzi.
La più grande “vittoria in Europa è quella di aver proposto e per certi versi imposto un piano di investimenti di 300 miliardi. È il primo segno di attenzione non solo al rigore ma anche alla crescita e investimenti”, sottolinea il premier.
“Il futuro dell’asse energetico non può essere solo est-ovest, ma ispirato a criteri di diversificazione anche sulla direttrice nord-sud”, afferma. “Sta qui una parte della nostra scommessa sui nostri investimenti in Africa, di fare del’Africa un luogo di sviluppo”.
“In queste ore a fronte di rilievi che sempre sono stati fatti” rispetto alla Legge di Stabilità si parla della lettera dell’Unione europea, una cosa che fa evocare chissà quali procedure e minacce”. E, invece, “tutto questo è naturale”, così “come è naturale che l’Italia sia protagonista” senza aver bisogno di diktat esterni. Secondo Renzi “l’Italia deve essere capace di fare le riforme che da anni sta promettendo per ua convinzione interna”.

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