Antonio Ingroia, liquidatore di partecipata e commissario Libero Consorzio - QdS

Antonio Ingroia, liquidatore di partecipata e commissario Libero Consorzio

redazione

Antonio Ingroia, liquidatore di partecipata e commissario Libero Consorzio

giovedì 23 Ottobre 2014

La carica al Libero consorzio di Trapani è assimilabile a quella di presidente di Provincia. L’Autorità Anticorruzione dichiara le due cariche “incompatibili”

ROMA  – L’incarico di commissario liquidatore e amministratore unico della società Sicilia E-Servizi e quella di commissario straordinario del Libero Consorzio comunale di Trapani ricoperti da Antonio Ingroia sono fra loro "incompatibili". Questa  la valutazione espressa dall’Autorità Anticorruzione – secondo quanto riportato dall’Ansa ieri – e inviata al presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta, con l’invito a contestare senza ritardo allo stesso Ingroia la causa di incompatibilità. La Sicilia è stata la prima Regione ad aver ridisegnato, dopo l’abolizione delle Province, l’impianto istituzionale vigente, cancellando i nove enti intermedi e istituendo, con la legge n. 8 del marzo scorso, altrettanti Liberi consorzi dei Comuni.
La motivazione su cui si fonda la valutazione dell’ Anticorruzione – sempre secondo quanto si apprende dall’Ansa – sta nel fatto che la carica di Ingroia nel Libero Consorzio comunale di Trapani è da considerarsi una carica politica assimilabile a quella di presidente di una Provincia regionale, perché l’ente esercita le stesse funzioni di governo. Da qui l’incompatibilità con la posizione che Ingroia ricopre invece in Sicilia E-Servizi, la società che si occupa dei servizi informatici della Regione Sicilia, ente di diritto privato in controllo pubblico in cui Ingroia è commissario liquidatore e amministratore unico.
Una incompatibilità – quella tra gli incarichi di amministratore di un ente di diritto privato in controllo pubblico e le cariche di componenti degli organi di indirizzo politico nelle amministrazioni statali, regionali e locali – prevista espressamente dall’art. 13 del decreto legislativo 39/2013 che contiene disposizioni in materia di inconferibilità e incompatibilità.

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