Messina - Turisti, Taormina per ora è salva. Crescita pernottamenti del 3,8% - QdS

Messina – Turisti, Taormina per ora è salva. Crescita pernottamenti del 3,8%

Massimo Mobilia

Messina – Turisti, Taormina per ora è salva. Crescita pernottamenti del 3,8%

martedì 28 Ottobre 2014

Per la prima volta calo di visitatori provenienti dalla Germania, ma sono arrivati svedesi e australiani. A pochi giorni dalla chiusura invernale di molti alberghi, i dati confortano

TAORMINA (ME) – Torna a sorridere il turismo nella capitale dell’hospitality siciliana. A pochi giorni dalla chiusura invernale di molti alberghi, i numeri forniti dal Servizio turistico della Regione dicono infatti che il 2014 è stato fin ora per Taormina un anno decisamente positivo in termini di presenze e pernottamenti.
 
Da gennaio a settembre si è registrato un incremento del 3,8% rispetto allo stesso periodo del 2013, con 874.291 presenze, grazie all’ormai consolidato mercato straniero che ha fatto registrare un +3,5%, ma soprattutto grazie agli italiani, che per la prima volta dopo tanti anni di crisi sono tornati a crescere addirittura del 5,3%.
Il trend positivo ha riguardato in particolar modo i quattro mesi di alta stagione (giugno-settembre), con un incremento del 4% pari a 629.468 presenze, trainato dagli stranieri (+4,9%), stabile per gli italiani (solo un +0,4%). Confrontando i numeri sui pernottamenti risulta chiaro quindi che Taormina attira turismo quasi esclusivamente nel periodo estivo, e si conferma località balneare oltreché culturale. Guardando al mercato internazionale, quest’anno a crescere sono stati soprattutto gli inglesi, storicamente legati alla Perla, con un +36,8% dal Regno Unito, seguiti a sorpresa dagli olandesi con un +33,2% e dai brasiliani che sono aumentati del 29,85%. In arrivo anche tanti svedesi (+29,4%) e australiani (+20,5%).
Per la prima volta calano invece i turisti provenienti dall’amica Germania, del 7,2% in meno, e scendono pure le presenze degli americani, con un -3,5% dagli States. Al ribasso pure quella che era stata la novità delle ultime stagioni, la Russia, con un 5,1% in meno, mentre i cali più vistosi hanno riguardato la Norvegia (-20%), la Cina (-17,8%), e poi certamente per ragioni condizionate dall’attuale situazione geopolitica da Israele (-28,8%) e dall’Ucraina (-32,2%). Presenze che sono in ogni caso strettamente legate – come fa notare anche l’Osservatorio regionale – ai collegamenti aerei diretti con l’aeroporto di Catania, in continua evoluzione soprattutto in questo momento con la crisi di alcuni vettori, come Alitalia (con la cancellazione delle rotte AirOne) e Meridiana.
Le proiezioni sul mese di ottobre lasciano figurare un proseguimento del trend al rialzo, in alcuni casi con numeri record. Ma chiuso il capitolo delle notizie positive, bisogna ancora una volta accendere i fari sulla quasi totale assenza di un turismo invernale e sui mesi che verranno quando, chiuso l’80% delle strutture alberghiere, arriveranno a pioggia le richieste per i sussidi di disoccupazione da parte dei lavoratori del comparto. Da tempo manca una programmazione turistica per i cosiddetti “mesi morti”, ma in realtà Taormina farà fatica prima di tutto ad organizzare la prossima stagione estiva di TaorminaArte, che ha già visto più che dimezzarsi i fondi della Regione e aspetta ancora di diventare una Fondazione.

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