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Messina – Opere pubbliche a Taormina: ecco 3 mln di euro per progetti da oltre 208 mln di euro

Massimo Mobilia

Messina – Opere pubbliche a Taormina: ecco 3 mln di euro per progetti da oltre 208 mln di euro

martedì 04 Novembre 2014

Nella capitale del turismo siciliano una lunga sfilza di interventi destinati a rimanere sulla carta. Falle finanziarie nella programmazione triennale, che resta un libro dei sogni

TAORMINA (ME) – La città di Taormina riapre il libro dei sogni delle opere pubbliche che non è mai riuscita a realizzare. In attesa che riparta il cantiere per il completamento della via Crocifisso (un investimento da 1,9 milioni cofinanziati tra Regione e Ue) nonostante gli annunci dell’amministrazione comunale, la Giunta del sindaco Eligio Giardina, ha infatti approvato il Piano triennale delle opere pubbliche e l’elenco degli interventi annuali (delibera n. 43 del 29 ottobre). Si tratta però della solita lunghissima sfilza di opere necessarie all’economica di quella che viene ancora definita la “capitale del turismo siciliano”, ma che probabilmente non vedranno mai la luce, come ad esempio il porticciolo turistico, il sogno di tutti i sogni, ancora inserito nel Piano con un investimento privato stimato di 90 milioni di euro.
Destinato a rimanere sulla carta, così come i collegamenti mobili verticali tra il centro storico e il parcheggio Lumbi, o quello con il borgo marino di Villagonia dove avrebbe dovuto sorgere la marina, per i quali gli investimenti previsti, sempre privati, sarebbe di circa 10,1 milioni di euro. E che dire della strada di collegamento diretto tra Taormina e la popolosa frazione di Trappitello, necessaria per bypassare la città di Giardini Naxos, e solo inserita nel Prusst Valdemone per 10,3 milioni, oppure ancora la tanto discussa elisuperficie dove tra pubblico e privato il costo sarebbe di circa 2,8 milioni. Per non parlare del centro polifunzionale turistico da creare a Trappitello (50 milioni dai privati) o dell’idea di fare un auditorium-centro congressi sul terrazzo del Palalumbi (11 milioni dal pubblico).
Il Comune ha messo “in cantiere” 138 opere da qui al 2016, per la maggior parte di interesse stradale, di cui 19 da completare nel primo anno. A dispetto dei 13 milioni di debiti fuori bilancio sotto la lente di un piano di riequilibrio finanziario, e nonostante la natura deficitaria del proprio bilancio, gli investimenti totali previsti sul triennio ammonterebbero in questo modo a quasi 460 milioni di euro, di cui solo 4,8 milioni di uscite dalle proprie casse. Chiaro che la fantasia supera la realtà e che anche le opere annuali probabilmente rimarranno lettera morta.
Anche quest’anno infatti sono state rimesse in cantiere opere che dovevano essere già concluse l’anno scorso, come l’illuminazione artistica (1,9 milioni), l’agibilità del Palacongressi (136 mila euro), la pavimentazione di via Teatro Greco (326 mila euro), o la riqualificazioni delle zone franate come Don Lappio (915 mila euro) e Mastrissa (185 mila euro), o le costanti incompiute culturali del Museo diffuso e delle Badia Vecchia. Opere annuali in cui il Comune assicura una copertura di 3 milioni, su finanziamenti previsti per oltre 208 milioni.

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