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Ragusa – Il Parco delle Grotte di Scicli è inaccessibile

Chiara Borzi

Ragusa – Il Parco delle Grotte di Scicli è inaccessibile

giovedì 13 Novembre 2014

L’assessore Schillaci ne è consapevole e annuncia l’affidamento in gestione nella primavera 2015. Chiafura, zona archeologica rimessa in sesto ma poi chiusa al pubblico

Scicli (RG) – La città di Scicli ha un patrimonio prezioso nelle Grotte della Chiafura, zona archeologica tra le più interessanti nella provincia iblea. Da necropoli Chiafura è diventato centro abitato, spopolato solo intorno al 1950, quando la popolazione fu costretta a trasferirsi in alloggi popolari. Luogo suggestivo, il sito è stato inserito dal Mibac tra gli itinerari culturali del medioevo siciliano; oggi, nonostante la valorizzazione, è totalmente abbandonato.
Visitando il parco quel che resta oltre le grotte sono i resti dell’opera di messa in sicurezza e riqualificazione avviata con progetto cofinanziato nel 2008 dalla Comunità Europea, la Regione Sicilia e il Comune di Scicli.
Il “Parco San Matteo, Grotte del quartiere Chiafura” nasce – infatti – grazie a fondi POR SICILIA 2000- 2006 misura 2.01, Azione C – Circuito Monumentale – Interventi a regia Regionale, ottenuti per una somma pari a 384.893,60 euro. Scadenza dei lavori era stata fissata per il 14 febbraio 2008, la consegna è avvenuta appena 3 anni fa. L’incarico, affidato dalla Ital Costruzioni S.r.l. di Gela (Cl), è servito per realizzare un “intervento di consolidamento dei costoni rocciosi ricadenti nel Comune di Scicli” e per una “mitigazione del rischio idrogeologico dell’area urbana di Scicli – colle San Matteo”.
Quanto eseguito è stato fondamentale. Si è ottenuto un effettivo miglioramento nella zona, oggi sicura ad eccezione degli interni di alcune grotte. Nonostante si trattasse solo di una “1° fase”, l’operazione ha permesso l’istallazione di illuminazioni, terrazze e ringhiere, pavimenti e un sollevatore collocato per rendere il parco archeologico accessibile ai disabili. Visitare le grotte in modo consentito è pressoché impossibile. L’unico ingresso è chiuso, ma lo spazio viene comunque frequentato dagli sciclitani e dai turisti che non giustificano l’impossibilità di visitare la zona archeologica.
Quel che stupisce è che, nonostante quasi 4 anni d’inutilizzo, molti degli arredi presenti sono rimasti intatti. E’ piuttosto il verde ad aver nascosto vasi e illuminazione, ma in buona parte dell’area e all’interno delle grotte tutto è rimasto quasi inalterato.
Consapevole del grave problema esistente, Giampaolo Schillaci, assessore Territorio ed Ambiente, Turismo, Cultura e Unesco del Comune di Scicli ha dichiarato al Quotidiano della Sicilia che il Parco della Chiafura, insieme alla Chiesa di San Matteo, verranno dati in gestione in primavera.
 
“Scicli è una delle poche cittadine in Sicilia che riesce a rendere sempre accessibili i propri monumenti grazie ad iniziative pubbliche e private, per questo la soluzione che l’Assessorato propone è di offrire in blocco ad una nuova gestione i due siti. Vorrei ciò accadesse prima possibile, ma so già avremo difficoltà perché a seguito dell’intervento alle Grotte sono emerse lungaggini con la ditta esecutrice dei lavori. Spero che in primavera o in coincidenza con il periodo di Pasqua le Grotte possano essere assegnate e finalmente riaperte”.

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