Ripresa solo nel 2015. Spingere sulle riforme - QdS

Ripresa solo nel 2015. Spingere sulle riforme

redazione

Ripresa solo nel 2015. Spingere sulle riforme

mercoledì 26 Novembre 2014

L’Ocse giudica positivi Jobs Act e bonus da 80 € del Governo Renzi

ROMA - Ripresa dell’economia? La si intravede all’orizzonte, anche se debole. La crescita del pil mondiale dovrebbe raggiungere un tasso del 3,3% nel 2014, prima di accelerare al 3,7% nel 2015 e al 3,9% nel 2016, mentre il prodotto interno lordo italiano – dopo la contrazione dell’1,9% del 2013 -, calerà ancora dello 0,4% per poi tornare positivo nel 2015, ma di appena lo 0,2% e arrivare all’1% l’anno successivo.
È la stima dell’Ocse contenuta nell’Outlook semestrale che vede una crescita del pil dell’eurozona dello 0,8% nel 2014, arrivando ad un tasso pari all’1,1% nel 2015 e dell’1,7% nel 2016. Tuttavia, avverte l’Ocse, una stagnazione prolungata nell’area dell’euro potrebbe trascinare verso il basso la crescita globale e avere effetti a catena su altre economie attraverso legami commerciali e finanziari. Un simile shock negativo, infatti, potrebbe portare un lungo periodo di crescita molto bassa e di bassa inflazione dell’euro con un conseguente livello di disoccupazione destinato a rimanere su livelli alti.
“La prospettive di debolezza dell’euro è una cattiva notizia, è necessaria una risposta politica forte, in particolare per rilanciare la domanda – ha detto il capo economista dell’Ocse Catherine Mann –. Il che vuol dire una maggiore azione da parte della Banca centrale europea e una politica fiscale più favorevole, in modo da lasciare spazio a profonde riforme strutturali. Un’Europa che sta facendo male è una cattiva notizia per tutti”.
Tornando all’Italia, l’Ocse stima un quarto trimestre 2014 negativo (-0,5%), in ribasso rispetto alle stime precedenti. Mentre dal punto di vista del tasso di disoccupazione, nel 2014 salirà toccando il 12,4% (era il 12,2% nel 2013), scendendo al 12,3 il prossimo anno e al 12,1% nel 2016.
Il Jobs Act, inoltre, dovrebbe favorire la ripresa: “Una riforma del mercato del lavoro, la riduzione del cuneo fiscale sul lavoro e un migliore trattamento fiscale del capitale dovrebbe sostenere la crescita degli investimenti”.
L’Ocse giudica, comunque positivo, l’effetto che avrà il bonus di 80 euro anche se sarà modesto, visto che i consumi di quest’anno cresceranno appena dello 0,2% (0,3% il prossimo anno e 0,5% nel 2016). Il confronto con il resto dell’Ocse è evidente: +1,5% nel 2014, 2,2% nel 2015 e 2,4% nel 2016, mentre nell’Eurozona +0,7% nel 2014, +1% nel 2015 e +1,3% nel 2016. Piena condivisione, invece, sulla scelta del governo di rinviare il pareggio di bilancio al 2017. L’Ocse ritiene “appropriata” la decisione italiana, ma esorta l’esecutivo a spingere sull’acceleratore delle riforme.

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