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Siracusa – Zone fatiscenti, si temono crolli

Isabella Di Bartolo

Siracusa – Zone fatiscenti, si temono crolli

martedì 02 Dicembre 2014

Le criticità più grandi nei rioni di Giudecca e Graziella, a Ortigia, e in piazza Santa Lucia alla Borgata. Diversi quartieri necessitano di urgenti manutenzioni, ma nulla finora è stato fatto

SIRACUSA – Sono tre le zone “rosse” del centro urbano. Quando si parla di rischio crollo, infatti, è il cuore più antico della città aretusea a essere coinvolto. Le tre aree in pericolo, infatti, si trovano nei rioni Giudecca e Graziella, in Ortigia; e in piazza Santa Lucia alla Borgata. Un’emergenza strutturale annosa quella che riguarda alcune aree dell’isolotto e del rione Santa Lucia.
 
Un allarme rientrato in parte negli anni scorsi quando, a seguito del terremoto del 1990, erano stati stanziati cospicui fondi nell’ambito della legge 433 per il consolidamento di edifici pubblici e privati danneggiati dal sisma o in condizioni di pericolo. Per anni, infatti, Ortigia è stato un cantiere a cielo aperto e ciò ha comportato il recupero di zone degradate e edifici fatiscenti, soprattutto pubblici. Il problema riguarda oggi le aree che sono rimaste prive di interventi. Rioni interi specie all’interno delle zone meno centrali come, appunto, Graziella e Giudecca che si estendono al di fuori della zona di piazza Duomo.
La priorità resta quella di un monitoraggio. Fino alle ultime verifiche, a rischio si trovano i vicoli II e III della Giudecca, nella zona sud verso il mare, dove negli anni passati sono state sgomberate tutte le abitazioni ed è stato ottenuto un finanziamento per il consolidamento e la riqualificazione urbanistica dell’area. Nulla, però, è stato realizzato. Stesso scenario nella zona che si estende alle spalle del carcere Borbonico, nel rione della Graziella, dove a seguito dell’alluvione del 2003 sono state evacuate molte abitazioni e chiuse alcune case per ingenti danni. Un’altra area nevralgica è quella della Borgata, e in particolare la zona che si trova attorno a piazza Santa Lucia, dove negli anni scorsi sono stati avviati i primi interventi per la messa in sicurezza del rione ormai fermi da molto tempo.
In provincia, poi, sotto controllo i territori fra Lentini e Carlentini, che necessitano una peculiare attenzione e interventi anche per la conformazione del terreno sui cui sono state realizzate le abitazioni. Considerati a rischio anche i gioielli del centro storico di Noto e Melilli. “A Siracusa – dice il deputato regionale di Nuovo centrodestra Enzo Vinciullo che per anni ha coordinato l’assessorato alla Protezione civile del Comune aretuseo – sono stati realizzati interventi importanti a macchia di leopardo. Alcuni avviati e poi mai finiti come nel caso dell’ospedale delle Cinque piaghe che è oggettivamente a rischio e si trova a due passi da piazza Duomo. Bisogna assicurare l’impiego corretto degli strumenti normativi per finanziare lavori in edifici in condizione di crisi strutturali, e vigilare su impiego di questi fondi”.

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