L’Istat ha censito nell’Isola oltre duecento aziende controllate da Enti pubblici, con stipendi inutili per 22 mila dipendenti. Ogni società pubblica della Sicilia ha prodotto in media perdite per 4,3 mln di €
PALERMO – Per comprendere l’entità del fenomeno partecipate è sufficiente dare un’occhiata ai numeri: l’Istat ha censito tutte le aziende controllate dalla Pa, regione per regione, relativamente all’anno 2012 e anche questa volta la Sicilia è riuscita a far parlare di sé.
Nell’Isola, infatti, si registra registriamo l’ottava percentuale più alta di addetti impiegati nelle imprese partecipate da almeno un’amministrazione regionale o locale, con un tasso pari al 5,2% e un valore assoluto pari a 22.776 unità assunte in 204 aziende.
Peccato che negli anni questi contenitori di voti clientelari siano serviti principalmente per elargire stipendi ai dipendenti, dimenticando il compito fondamentale di fornire servizi efficienti ai cittadini. Una gestione che nella maggior parte dei casi ha creato soltanto disservizi e conti in rosso.
Nell’Isola, infatti, si registra registriamo l’ottava percentuale più alta di addetti impiegati nelle imprese partecipate da almeno un’amministrazione regionale o locale, con un tasso pari al 5,2% e un valore assoluto pari a 22.776 unità assunte in 204 aziende.
Peccato che negli anni questi contenitori di voti clientelari siano serviti principalmente per elargire stipendi ai dipendenti, dimenticando il compito fondamentale di fornire servizi efficienti ai cittadini. Una gestione che nella maggior parte dei casi ha creato soltanto disservizi e conti in rosso.
