Accordo Udc-Crocetta per il nuovo assessore - QdS

Accordo Udc-Crocetta per il nuovo assessore

Raffaella Pessina

Accordo Udc-Crocetta per il nuovo assessore

venerdì 16 Gennaio 2015

Al posto della Castronovo l’ex commissario straordinario della Provincia di Siracusa. Ettore Leotta alla Funzione pubblica, un altro ex magistrato

PALERMO – Accordo fatto sul nuovo assessore alla Funzione pubblica proposto dall’Udc e gradito al governatore Crocetta. Si tratta di Ettore Leotta che “trova il pieno consenso” del presidente della Regione, “sia sul piano personale sia politico-amministrativo” e che andrà a prendere il posto di Marcella Castronovo, che si è dimessa lo scorso 13 dicembre. Leotta, ex magistrato del Tar di Catania e Reggio Calabria, è stato commissario straordinario della Provincia di Siracusa. “Conosco Leotta e ne apprezzo qualità umane e amministrative” ha detto il presidente della Regione.
La scelta di Leotta è avvenuta dopo il braccio di ferro tra l’Udc e il Governatore, poiché il partito di D’Alia voleva Antonio Vitale, sponsorizzato da Giovanni Pistorio, un tempo vicino all’ex presidente della Regione Raffaele Lombardo, oggi segretario dell’Udc siciliana. Crocetta invece avrebbe voluto nominare il costituzionalista siciliano, Giuseppe Verde, docente presso l’Università di Palermo. E così è stato trovato l’accordo su un terzo nome.
Oggi intanto vertice a Lampedusa tra il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Graziano Delrio e il governatore Rosario Crocetta. L’obiettivo è quello di evitare il pericolo di un default a fronte del buco finanziario sempre meno sotto controllo. È stato lo staff del presidente della Regione a confermare che l’incontro si terrà a Lampedusa in occasione dell’inaugurazione del nuovo dissalatore. Un faccia a faccia, al quale dovrebbe prendere parte anche il titolare dell’assessorato all’Economia, Alessandro Baccei, voluto proprio da Delrio, e che avviene nei giorni in cui l’esecutivo di Palazzo d’Orleans è alle prese con la ricerca di un equilibrio di bilancio e con la complessa redazione della legge di stabilità regionale.
Per mettere a posto i conti e varare i documenti contabili ci sarà tempo fino ad aprile, quando scadrà l’esercizio provvisorio. Si tratta di colmare una voragine di circa 3,5 miliardi di euro, da coprire in parte con un maximutuo, ma soprattutto, con l’intervento attivo di Palazzo Chigi.
La settimana scorsa la Giunta Crocetta ha presentato allo Stato un conto di 1,7 miliardi di euro da inserire in bilancio in termini di accantonamenti negativi, risorse che la Sicilia dovrebbe ottenere dallo Stato a titolo di ritenute sui redditi da lavoro dei dipendenti pubblici che prestano lavoro in Sicilia, ma al momento non disponibili. Una mossa, ha spiegato Baccei, che consentirebbe di “affrontare in modo sereno gli anni successivi e il bilancio 2015”.
Giuseppe Picciolo, capogruppo del Patto dei democratici per le riforme all’Ars ha detto che “l’anno in corso sarà quello più difficile e quello più importante per risalire la china. Nei prossimi giorni il partito si farà carico di individuare alcune emergenze che riguardano le varie aree provinciali per chiedere che nel confronto col governo Renzi vengano trattate al fine di rilanciare l’economia e lo sviluppo nei singoli territori”.
Giovanni Greco del Pds-Mpa all’Ars, chiede a Crocetta di chiudere “l’accordo con Roma per salvare le casse regionali. Inizi a mettere mano alle partecipate, alla dirigenza e ai privilegi del Consiglio di presidenza. Il presidente – ha detto Greco – non può discutere sui tagli dei dirigenti di giorno e nominare in giunta altri dirigenti esterni di notte. Risanare il bilancio della Regione è un atto importantissimo. Il presidente troverà l’appoggio dell’opposizione se rimane coerente con gli impegni presi con Roma e con i siciliani”.

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