Oggi si sceglie il terzo grande elettore - QdS

Oggi si sceglie il terzo grande elettore

Raffaella Pessina

Oggi si sceglie il terzo grande elettore

martedì 20 Gennaio 2015

Seduta a Sala d’Ercole dedicata: sarà di Forza Italia, grillino o di Ncd-Udc? Rosario Crocetta: “Da Delrio apprezzamento per il lavoro fatto”

PALERMO – Aula dedicata, questo pomeriggio, alla elezione dei tre “Grandi elettori” per il Presidente della Repubblica. Di solito vengono elette le due massime cariche siciliane, ossia il presidente della Regione (Rosario Crocetta) e dell’Assemblea regionale siciliana (Giovanni Ardizzone). Il terzo è scelto tra i deputati delle opposizioni. I nomi che circolano sono quelli di Nello Musumeci, lo sfidante di Crocetta nel 2012.
Nei giorni scorsi Roberto Di Mauro ha detto che sarebbe da scegliere tra i deputati di Forza Italia, tenendo conto non solo delle dimensioni numeriche delle forze e delle coalizioni ma soprattutto del ruolo di opposizione o di governo che ognuno si è assunto durante questa legislatura.
 
Dal canto suo reclama questo posto il Movimento cinque stelle, perché all’Ars rappresenta il gruppo parlamentare più numeroso. Voci di corridoio fanno trapelare la possibilità che il terzo grande elettore possa essere scelto tra le fila del Nuovo Centro Destra, avvicinatosi all’Udc. Come si ricorderà, nel 2013,  sono stati scelti Ardizzone, Crocetta e Francesco Cascio (prima Pdl ora Ncd).
Due anni fa Crocetta fu eletto con soli 4 voti di scarto dal deputato Cinque stelle Salvatore Siragusa.
Intanto ha suscitato non poche polemiche l’esito dell’incontro tra la Giunta regionale siciliana e il sottosegretario alla presidenza Graziano Delrio, avvenuto il 16 gennaio scorso a Palazzo D’Orleans. Sembrerebbe che durante la riunione Delrio abbia chiesto agli assessori di relazionare in merito ai provvedimenti che dovranno essere inseriti nella legge di stabilità.
 
Secondo il governatore Crocetta invece si è trattato di un lungo e dettagliato confronto tra governi regionale e nazionale e Delrio ha espresso parole di apprezzamento per il grande lavoro fatto in Sicilia affermando che questo costituisce la base di una attenzione nuova da parte del governo nazionale nei confronti della Sicilia.
 
Nel corso di un prossimo incontro dovrebbero incardinarsi una serie di riforme che trovano fondamenta all’interno dello Statuto della Regione, come trasferimento di funzioni e competenze da parte dello Stato, che dal ‘46 non sono mai state rispettate. La Giunta, dopo l’incontro, ha cominciato a lavorare alla finanziaria che conterrà non solo norme tecniche ma le riforme richieste appunto dal governo nazionale. Polemico il capogruppo di Forza Italia Marco Falcone che ha detto che l’incontro si “è sostanzialmente risolto con un nulla di fatto. Una pacca sulla spalla, molti sorrisi, tanta apparente disponibilità, ma nessun impegno concreto per la Sicilia”.

Confartigianato Sicilia
condivide il progetto annunciato dall’assessore regionale all’Economia Alessandro Baccei di affidare ad una centrale unica gli acquisti della Regione, sempre che questo non equivalga alla creazione di “un appaltatore unico per gli acquisti”. “Le nostre perplessità – spiega il presidente della Federazione regionale degli artigiani, Filippo Ribisi – sono legate soprattutto al fatto che gli affidamenti dei lavori e dei servizi ai General contractor, oltre a non produrre alcun reale risparmio per le casse regionali, rischiano di trasferire le ricchezze ad altri lidi e di escludere le piccole imprese siciliane dal mercato locale, relegandole al ruolo di mere subappaltatrici. Inoltre – prosegue Ribisi – tale sistema rischierebbe di produrre anche in Sicilia il replicarsi di certi scandali recenti che hanno visto il coinvolgimento di politici e di diverse Global service operanti sul territorio nazionale”.

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