Garanzia giovani, subito 114 mln di euro - QdS

Garanzia giovani, subito 114 mln di euro

Antonio Mercurio

Garanzia giovani, subito 114 mln di euro

giovedì 29 Gennaio 2015

Saranno pubblicati oggi sul sito dell’assessorato regionale al Lavoro i bandi della Garanzia giovani. Subito disponibili 114 mln per avviare al mercato del lavoro giovani tra 15 e 29 anni

PALERMO – La Regione siciliana mette in campo 114 milioni di euro per il rilancio dell’occupazione giovanile. Si tratta del piano “Garanzia giovani”, illustrato ieri mattina a Palazzo d’Orleans, a Palermo, dall’assessore regionale alla Famiglia, politiche sociali e lavoro, Bruno Caruso, assieme al dirigente del dipartimento regionale del Lavoro Annarosa Corsello, e rivolto ai ragazzi esclusi dal mercato del lavoro e dai processi formativi ed educativi (neet).
Le misure predisposte dal Governo regionale ammontano complessivamente a 178,8 milioni di euro ma solo una parte di questi, 114 milioni di euro, saranno disponibili da subito. I bandi, infatti, saranno pubblicati oggi sul sito della Regione.
“Sul Piano garanzia giovani stiamo giocando una partita con il governo nazionale -sostiene Caruso -. Il governo ci sta monitorando perché a fronte di maggiori risorse si aspettano maggiori risultati. È una sfida di credibilità che noi accettiamo”.
I bandi relativi al piano Garanzia giovani, con destinatari ragazzi dai 15 ai 29 anni, saranno suddivisi su diverse linee di intervento. Oltre 46 milioni di euro sono destinati a percorsi di formazione specialistica, per una durata compresa tra le 50 e le 200 ore, per consentire ai giovani di acquisire capacità professionali da spendere sul mercato. Altri 10 milioni di euro saranno dedicati al contrasto del fenomeno della dispersione scolastica mentre 42 milioni di euro per colloqui specialistici. Ben 52 milioni ricadranno nel capitolo riservato ai tirocini mentre 4,7 milioni andranno ai tirocini interregionali e transnazionali.
Il dipartimento Lavoro prevede, inoltre, di attivare 13.000 interventi di tirocinio con una indennità per il tirocinante di circa 500 euro. Saranno attivati percorsi di mobilità interregionale e transnazionale per 4 milioni di euro e da febbraio partiranno i bandi anche destinati all’autoimpresa per fruire del microcredito, un importo compreso tra 25 mila e 35 mila euro per realizzare un progetto d’impresa.
Caruso ha illustrato anche le linee programmatiche dell’assessorato di cui il piano fa parte. Un primo passo prevede il rafforzamento nell’Isola delle agenzie del lavoro con il varo dello schema normativo per i criteri di accreditamento delle agenzie e l’avvio dei bandi. Poi si punta a creare condizioni favorevoli agli investimenti da parte di privati per il rilancio del mercato del lavoro con l’attuazione del contratto a tutele crescenti con extrabonus in Sicilia e un bonus rafforzato per imprenditori privati che assumono lavoratori socialmente svantaggiati e l’attuazione del contratto di riallocazione. Tra gli altri progetti in cantiere, l’assessore Caruso ha elencato la riforma della pubblica amministrazione, con mobilità interna e rotazione e attuazione del pacchetto madia, la riforma delle strutture del mercato del lavoro e attuazione della riforma nazionale e la riforma normativa dei tirocini e rilancio dell’apprendistato in Sicilia.
 


Investimenti privati per garantire l’occupazione
 
“C’è un dramma sociale inaudito, un punto di rottura storico per la Sicilia nemmeno paragonabile al dopoguerra, con una disoccupazione reale che va oltre il 30 per cento, e con un fenomeno drammatico di impoverimento dei ceti medi. In Sicilia non c’è soltanto un problema di disoccupazione ma anche di povertà, che cresce e si ramifica”. Questo l’allarme lanciato ieri dall’assessore alla Famiglia, politiche sociali e lavoro, Bruno Caruso, durante la presentazione del piano Garanzia giovani che ha voluto ribadire la gravità del momento, anche in relazione al disagio della disoccupazione giovanile. “Nessuno – ha proseguito – deve pensare a queste misure come la panacea dei problemi di giovani. Per esser chiari il programma non serve per creare posti ma per recuperare i giovani fuori dal mercato. In Sicilia l’occupazione non può più essere garantita dalla spesa pubblica ma da investimenti privati. Dobbiamo creare condizioni favorevoli all’investimento perché la politica attiva serve a fluidificare il mercato del lavoro. Occorrono investitori e dobbiamo dare un messaggio di speranza, ma dobbiamo anche avere pazienza, scontiamo un’eredità di devastazione che ci trasciniamo almeno da 30 anni. Occorre ottimismo – ha concluso – perché la Sicilia rischia di affondare e, se affonda, vale per tutti”.

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