In Sicilia utilizzato appena il 60% delle risorse rese disponibili dalla L. 64/2013. Al Nord, invece, si sfiora il 100%. I debiti della Pa non vengono pagati e così le aziende possono fallire
PALERMO – La crisi, inutile negarlo, ha avuto un ruolo principale, ma anche gli Enti locali hanno svolto un compito importante nel difficilissimo momento vissuto dall’imprenditoria siciliana.
Questo perché la maggior parte delle amministrazioni locali dell’Isola non ha onorato in tempi accettabili i propri debiti nei confronti delle imprese. E in alcuni casi continua a non onorarli.
A certificare questo stato di cose è anche la Corte dei Conti, che evidenzia come i Comuni siciliani siano stati in grado di utilizzare appena il 60% delle risorse messe a disposizione dal Governo nazionale in termini di nuovi spazi finanziari e maggiore liquidità da parte della Casa depositi e prestiti.
Un problema in comune con il resto d’Italia? Niente affatto. Basti pensare che al Nord la media di risorse utilizzate è del 98-99%.
Questo perché la maggior parte delle amministrazioni locali dell’Isola non ha onorato in tempi accettabili i propri debiti nei confronti delle imprese. E in alcuni casi continua a non onorarli.
A certificare questo stato di cose è anche la Corte dei Conti, che evidenzia come i Comuni siciliani siano stati in grado di utilizzare appena il 60% delle risorse messe a disposizione dal Governo nazionale in termini di nuovi spazi finanziari e maggiore liquidità da parte della Casa depositi e prestiti.
Un problema in comune con il resto d’Italia? Niente affatto. Basti pensare che al Nord la media di risorse utilizzate è del 98-99%.
