Riforma della gestione rifiuti? Esiste, ma è solo sulla carta - QdS

Riforma della gestione rifiuti? Esiste, ma è solo sulla carta

Rosario Battiato

Riforma della gestione rifiuti? Esiste, ma è solo sulla carta

mercoledì 04 Febbraio 2015

Incontro a Palermo tra amministratori locali e regionali. Orlando (Anci): “Serve un approccio globale”. A cinque anni dalla L.r. 9/2010 ancora in alto mare tutte le novità previste

PALERMO – Passati ormai quasi cinque anni dall’approvazione della legge regionale 9/2010, la riforma del sistema rifiuti varata durante il governo Lombardo che, tra le altre cose, avrebbe dovuto portare alla sostituzione degli ambiti territoriali con le srr (società per la regolamentazione del servizio di gestione rifiuti), c’è ancora un grande vuoto nel sistema di gestione dell’Isola. Il bilancio complessivo gestionale è raccontato da una transizione infinita, dalle continue proroghe degli Ambiti e, in generale, dallo stato di perenne emergenza che abbraccia la situazione isolana dei rifiuti.
Nei giorni scorsi c’è stato un incontro nella sede dell’assessorato regionale all’Energia, su richiesta del presidente dell’AnciSicilia, Leoluca Orlando, per discutere della situazione relativa al sistema integrato dei rifiuti e affrontare le difficoltà applicative relative all’attuazione della legge Regionale 9/2010. Alla presenza dei riferimenti regionali del settore – tra gli altri l’assessore all’Energia Vania Contrafatto, il direttore generale del Dipartimento dell’Acqua e dei Rifiuti Domenico Armenio, Michele Pagliaro (Cgil), Domenico Milazzo (Cisl), Claudio Barone (Uil) e Antonio Vaccaro (Ugl) – gli amministratori isolani, rappresentati da Orlando, hanno chiesto delucidazioni sul processo in atto per risolvere, anche a livello gestionale, una situazione sempre più confusa.
“Esprimiamo la nostra soddisfazione per l’incontro odierno – ha affermato Orlando – che può rappresentare un momento di svolta rispetto ad una prolungata impasse nell’attuazione della legge 9 del 2010”. Per il sindaco del capoluogo regionale si tratta di rispondere a una richiesta che vuole “un approccio globale rispetto al tema della gestione del sistema integrato dei rifiuti, che possa prevalere sull’attuale quadro frammentato fondato sulla logica dell’emergenza che favorisce interessi particolari a discapito della tutela dell’ambiente e di un incremento dei livelli di raccolta differenziata”. La ricetta è già fatta: “Avviare un percorso di collaborazione istituzionale che consenta di puntare sull’efficienza per poter salvaguardare i livelli occupazionale senza dovere incidere eccessivamente sui cittadini attraverso le imposte locali (Tari)”.
Positivo anche il parere dell’assessore Contrafatto, che ha considerato l’incontro come l’inizio di un percorso “di collaborazione istituzionale, per il quale però è necessario che tutte le parti in causa agiscano con responsabilità nei confronti dei cittadini e dei lavoratori”. Il tempo stringe, non solo per l’applicazione della legge e per l’emergenza nella raccolta, ma anche per la situazione di bilancio ormai insostenibile degli Ambiti, come già avvenuto per il fallimento dell’Ato Palermo 2 che per l’assessore potrebbe “non essere un caso isolato e per questo occorre individuare soluzione nel breve termine”.
In questa tempesta gestionale continua il collasso delle discariche isolane, strumento (purtroppo) indispensabile per la gestione degli oltre 2 milioni di tonnellate di rifiuti urbani prodotti annualmente e non smaltiti secondo la direttiva europea del rifiuto che prevede un’impiantistica di tutt’altro respiro. Al di là dei tavoli e delle speranze in un “futuro radioso”, in tal senso la Regione è maestra, la certezza si ripone in una gestione romana delle cose isolane, forse l’unica vera àncora di salvezza.
 

 
Il Piano regionale l’altra grande incompiuta
 
PALERMO – Resta, inoltre, in sospeso il Piano regionale dei rifiuti. A gennaio era stato il presidente della commissione Ambiente dell’Ars, Giampiero Trizzino, a denunciare l’assenza del Piano dei rifiuti di Sicilia, scaduto prima ancora di essere approvato. Per l’esponente stellato l’importante strumento di pianificazione andava completato entro il 31 dicembre scorso, eppure in assessorato “è tutt’ora in corso la procedura di Valutazione ambientale strategica, che in realtà andava fatta prima dell’approvazione del piano”. Diversa la posizione dell’assessore, che ha ricordato come il piano regionale dei rifiuti sia in attesa del decreto del ministero e “siamo già al lavoro per aggiornarlo”. Un ritornello già sottolineato dai suoi predecessori, senza che poi si siano visti risultati concreti. Restano al vaglio della Regione i piani di intervento, “che approverà solo quelli conformi alle norme e sono in corso di pubblicazione il bando, il disciplinare di gara tipo e il capitolato d’appalto per la gestione integrata dei rifiuti in base alle norme nazionali e comunitarie vigenti, secondo i criteri ambientali minimi emanati dal ministero dell’Ambiente”.

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