Quei 3 miliardi che pendono sull'Isola - QdS

Quei 3 miliardi che pendono sull’Isola

Rosario Battiato

Quei 3 miliardi che pendono sull’Isola

venerdì 06 Febbraio 2015

L’Associazione siciliana dei costruttori elenca 27 opere con progettazione definitiva o esecutiva, eppure ancora congelate. Ferrovie, strade e depurazione: la mappa del potenziale che resta soltanto sulla carta

PALERMO – Pronti come corridori sulla linea di partenza, ma lo starter non dà il via. Sono 27 le opere pubbliche siciliane dotate di progettazione definitiva, o esecutiva in alcuni casi, e con fonte finanziaria certa che sono pronte per andare in gara d’appalto, eppure restano inspiegabilmente bloccate. Non si tratta soltanto infrastrutture mancanti nello scacchiere dello sviluppo isolano, tra cui molte opere nel campo della depurazione la cui assenza nel 2016 farebbe scattare le pesanti sanzioni europee per i comuni isolani in procedura di infrazione, ma anche di poco più di 3 miliardi di euro congelati che potrebbero oliare per bene la macchina del settore delle costruzioni.
Le opere pubbliche congelate sono complessivamente 118, come si legge nell’elenco dell’Ance del 2013, e tra queste ce ne sono 27 pronte per andare in gara d’appalto, eppure “inspiegabilmente, – si legge in una nota dell’Ance – ciò non accade e nessuno spiega perché”. L’elenco dettagliato è stato trasmesso lo scorso 30 gennaio dall’Ance Sicilia al presidente nazionale dei costruttori, Paolo Buzzetti, perché lo sottoponga, con gli altri elenchi raccolti dal resto d’Italia, al Sottosegretario alla Presidenza, Graziano Delrio, che ne aveva fatto esplicita richiesta. “La speranze di Ance Sicilia – si legge nella nota – è che l’intervento di Delrio possa finalmente rompere questo incantesimo e sbloccare la pubblicazione dei bandi di gara. È auspicabile, inoltre, che sia verificata l’esistenza di eventuali danni erariali, considerato che il mancato utilizzo delle risorse finanziarie stanziate da troppo tempo le pone a rischio di revoca, così come previsto, ad esempio, per quelle della delibera Cipe, che vanno impiegate entro il 2015”.
Cosa troviamo in questo elenco? C’è un po’ di tutto. Dagli interventi nel settore della depurazione alle strade fino alla rete ferroviaria e stradale. La depurazione contribuisce in maniera determinante con 11 opere e poco più di 40 milioni di euro. Si tratta di parte dei fondi stanziati nel 2012 con la delibera Cipe 60/2012 che aveva previsto più di un miliardo di euro per 94 interventi contemplati nell’Apq firmato nel 2013 per evitare che si portassero a compimento le due procedure di infrazione comunitaria avviate contro l’Italia (2004/2034 e 2009/2034) per la violazione di alcuni articoli della direttiva 271 del 1991.
Sette le opere in campo che vedono l’Anas come ente appaltante tra cui 815 milioni di euro per la Ragusa-Catania (SS514/SS194), in attesa della presentazione del progetto, e altri 110 milioni per la SSV Licodia Eubea Libertinia – A19 Pa-Ct con una gara in corso per progetto definitivo. In ballo restano anche quasi 400 milioni per l’itinerario Nord-Sud della Santo Stefano Camastra – Gela con progettazione definitiva.
Diverse le opere per Rfi (Rete ferroviaria italiana, azienda partecipata al 100% dalle Ferrovie dello Stato) che vanno dal potenziamento della ferrovia Palermo-Catania (116 milioni di euro) con azione sul nodo di Catania nella tratta Bivio Zurria-Acquicella, siamo alla progettazione definitiva, al raddoppio della tratta Bicocca Catenanuova (430 milioni di euro), progetto definitivo da approvare, fino all’interramento della stazione di Catania (507 milioni di euro) con progettazione definitiva. Non mancano i riferimenti agli interporti: a Catania c’è la progettazione definitiva per la strada di collegamento (14 milioni di euro).
 


Lo specchio dell’immobilismo e dello spreco
 
PALERMO – Il grande patrimonio della depurazione è bloccato dal 2012. Il QdS ha realizzato il quadro complessivo grazie ai dati del dipartimento Acque e rifiuti della Regione in una inchiesta di metà gennaio. Al dicembre del 2014 i decreti che impegnano le somme sono tredici più altri due di impegno somme per servizi di ingegneria per un totale di 80 milioni di euro.
Ci sono altri 17 progetti con esito finale della commissione del ministero dell’Ambiente per i quali “il dipartimento – si legge nel documento – è in attesa della trasmissione (da parte dei soggetti attuatori Comuni-Ato idrici) dei progetti cantierabili regolarmente approvati nei modi di legge per poter emettere i relativi decreti di finanziamento e impegno somme” e 31 in fase interlocutoria della commissione del ministero dell’Ambiente perché sono stati richiesti chiarimenti e/o modifiche dei progetti esaminati a cui i soggetti attuatori, cioè Comuni e Ato, stanno dando riscontro.
Altri 33 progetti restano da sottoporre alla commissione perché il dipartimento è in attesa della trasmissione dei progetti da parte dei soggetti attuatori per il successivo inoltro al ministero ai fini della verifica da parte della commissione.

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