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Catania – Neonata morta: “Caso complesso”. Ma ci sono già dei soggetti indagati

redazione

Catania – Neonata morta: “Caso complesso”. Ma ci sono già dei soggetti indagati

sabato 14 Febbraio 2015

La situazione è stata illustrata ieri dal procuratore etneo Giovanni Salvi

CATANIA – “Il caso è complesso e ci vorrà del tempo: bisogna valutare l’origine dalla patologia, le cure prestate, la richiesta alle strutture specialistiche e il trasporto”. Lo ha detto il procuratore di Catania, Giovanni Salvi, che ieri ha incontrato la stampa sull’inchiesta per la morte della piccola Nicole.
Salvi ha sottolineato che, allo stato attuale, ci sono già degli indagati, ma per il momento non vi sono individuazioni di precise responsabilità. “È stata acquisita – ha detto – documentazione medica e di strutture amministrative deputate a individuare il luogo dove doveva essere portata la piccola e gli ospedali che hanno dichiarato di non avere posti. Le responsabilità penali sono di singoli e non di strutture, per l’organizzazione dei servizi sono di altri, naturalmente possono esser di più persone che con condotte autonome hanno portato a questo risultato”.
Il procuratore di Catania ha poi precisato che “indagini sono state avviate immediatamente in raccordo con la Procura di Ragusa, ma le condotte e le omissioni che in ipotesi possono configurarsi iniziano a Catania e quindi è qui che si è radicata la competenza territoriale”. È lo stesso Salvi, con il sostituto Alessandra Tasciotti, a essere titolare dell’inchiesta, le cui indagini sono state delegate alla Squadra mobile di Ragusa e al Nucleo della Polizia di Stato del Nucleo di Polizia giudiziaria della Procura.
Nessuna certezza, al momento, su una possibile autopsia sul corpo della piccola. “Per potere svolgere accertamenti tecnici irripetibili come l’autopsia – ha spiegato Salvi – prima devono essere individuate persone che domani possano essere chiamate a rispondere di questo reato, ma al momento non abbiamo elementi specifici che possano far ritenere accertate le responsabilità”.
“Nicole – ha concluso il procuratore etneo – è nata in una clinica di Catania, la Gibiino, e si sono subito individuate delle insufficienze respiratorie e noi su questo ovviamente investigheremo. È uno degli elementi d’indagine comprendere quale siano le cause di questa originaria situazione patologica e cercheremo di capire se è stato fatto tutto quello che doveva essere fatto dal punto di vista delle tecniche di rianimazione per mantenere in vita la bambina”.

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