Impianto di biodiesel a Priolo. Azienda attende l’autorizzazione - QdS

Impianto di biodiesel a Priolo. Azienda attende l’autorizzazione

Giuseppe Solarino

Impianto di biodiesel a Priolo. Azienda attende l’autorizzazione

giovedì 22 Ottobre 2009

La Ecoil srl di Roma ha acquisito un’area ex Sindyial e stipulato la convenzione con il Comune. La documentazione giace da cinque mesi all’assessorato regionale per l’Industria

PRIOLO (SR) – A Priolo Gargallo dovrebbe sorgere un impianto per la produzione di biodiesel.
La costruzione di quest’impianto, che è inquadrato nell’ambito del programma di riqualificazione del petrolchimico di Priolo, consentirà di convertire, mediante il processo di trans-esterificazione con metanolo, gli oli vegetali in esteri metilici, cioè in biodiesel.
L’impianto avrà una capacità produttiva di tutto rispetto: oltre 200.000 tonnellate annue di biodiesel che sostituirà l’equivalente gasolio, impiegato nei motori endotermici diesel, avendone qualità simili.
Il biodiesel fa parte delle energie rinnovabili (nella combustione emette la stessa quantità di Co2 assorbita per la sua sintesi) ed i motori che lo utilizzano scaricano meno fumo e meno Co (monossido di carbonio) di quelli alimentati con gasolio ed inoltre non producono anidride solforosa (So2).
Tuttavia, la società Ecoil Srl di Roma, che da più di quattro anni ha impegnato ben 33 milioni di euro per investimenti nel territorio di Priolo per realizzare detto impianto di biodiesel, che sorgerà nell’area bonificata ex SG-14 di 7 ettari ceduta dalla Syndial (di fronte alla stazione ferroviaria di Priolo-Melilli), attende ancora l’autorizzazione da parte dell’assessorato regionale all’Industria.
E pensare che l’attuale assessore regionale all’Industria, Marco Venturi, poco tempo addietro aveva parlato di “lentezza della pubblica amministrazione che bisogna superare in quanto una macchina burocratica efficiente, snella e veloce rende più appetibili i nostri territori agli investitori del Nord”.
Il presidente della società Ecoil, Elio Di Lella, fa presente che: “L’assessorato regionale ha tutta la documentazione necessaria per firmare l’autorizzazione, ed è dal mese di maggio che si attende questo atto amministrativo. Si è svolta la conferenza dei servizi, tutta la documentazione richiesta è stata presentata, ho siglato una convenzione con il Comune, ed ancora manca l’autorizzazione per aprire il cantiere”.
Nell’autorizzazione, che dovrebbe essere rilasciata dall’Assessorato regionale all’Industria, è stata inserita la convenzione siglata tra il Comune di Priolo Gargallo e l’Ecoil che è stata approvata in precedenza dal Consiglio comunale. Con tale convenzione la Ecoil si impegna a versare al Comune di Priolo annualmente 0,75 euro di royalities per ogni tonnellata di prodotto finito. Considerato che la produzione di biodiesel sarà di 200 mila tonnellate annue, le casse del Comune di Priolo otterranno ben 150 mila euro/anno.
L’Ecoil si è impegnata inoltre ad utilizzare manodopera locale per la costruzione dell’impianto e, in aggiunta, di realizzare per conto del Comune di Priolo un’opera pubblica per la somma complessiva di 100 mila euro. Sotto il profilo occupazionale saranno otto gli addetti occupati nell’impianto, ma molti di più quelli che lavoreranno nell’indotto, specie quello agricolo che fornirà la materia prima ottenuta dalla coltivazione di piante oleaginose atte alla produzione di biodiesel, quali la Jatropha Curcas e la Brassica Carinata.
Tali coltivazioni verranno localizzate sia nella provincia di Siracusa che in quella di Ragusa dove già esistono campi sperimentali.
Per quanto riguarda i reflui liquidi del ciclo produttivo dell’impianto, l’Ecoil si è impegnata a convogliarli nel vicino depuratore consortile di Priolo dell’Ias (Industrie acque siracusane).

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