Da Confindustria Sicilia battaglia continua per la legalità e contro la corruzione - QdS

Da Confindustria Sicilia battaglia continua per la legalità e contro la corruzione

Lucia Russo

Da Confindustria Sicilia battaglia continua per la legalità e contro la corruzione

venerdì 27 Febbraio 2015

Direzione nazionale antimafia: “L’attacco al presidente dell’Associazione degli industriali siciliani, Antonello Montante, è la reazione delle organizzazioni mafiose e dei poteri collegati contro l’azione di contrasto alla criminalità organizzata nonchè contro l’opera di legalità”

PALERMO – Da parte di Confindustria Sicilia non solo il protocollo di legalità, ma una vera e propria lotta alla corruzione. Si legge chiaramente nella pagina web dell’associazione degli industriali siciliani http://www.confindustriasicilia.it/associazione.asp?id=182, nell’integrazione al Codice etico:
“Le aziende associate e i loro rappresentanti riconoscono fra i valori fondamentali della Confindustria Sicilia il rifiuto di ogni rapporto con organizzazioni criminali, mafiose e con soggetti che fanno ricorso a comportamenti contrari alle norme di legge e alle norme etiche per sviluppare forme di controllo e vessazione delle imprese e dei loro collaboratori e alterare la libera concorrenza.
Gli imprenditori associati adottano quale modello comportamentale la non sottomissione a qualunque forma di estorsione, usura o ad altre tipologie di reato poste in essere da organizzazioni criminali e/o mafiose.
Gli imprenditori associati sono fortemente impegnati a chiedere la collaborazione delle forze dell’ordine e delle istituzioni preposte, denunciando direttamente o con l’assistenza del sistema associativo, ogni episodio di attività direttamente o indirettamente illegale di cui sono soggetti passivi.
La verifica dell’uniformità a tali comportamenti che integrano il codice etico è demandata ai Collegi dei Probiviri – costituiti da Confindustria e da tutte le Associazioni aderenti – che determineranno l’applicazione delle sanzioni statutariamente previste”.
e proprio negli ultimi giorni è stata diffusa la notizia che nella relazione 2014 presentata dalla Direzione nazionale antimafia a Roma è stato citato l’impegno antimafia dell’associazione degli imprenditori, al centro in questi ultimi giorni di polemiche per l’indagine che riguarda il suo leader regionale Antonello Montante. "Nell’ultimo periodo – si legge nella relazione – si assiste ad una crescente reazione delle organizzazioni mafiose e dei suoi poteri collegati (come ad esempio quello dei "colletti bianchi") contro l’azione di contrasto alla criminalità organizzata, nonché contro l’opera di legalità posta in essere in questi anni dall’Associazione Confindustriale di Caltanissetta e, in generale, da quella regionale”.
“In definitiva – prosegue la Dna – sembra che la reazione di cosa nostra, attuata su più piani, abbia come obiettivo quello di innalzare il livello di aggressione contro quel modello voluto anche da Confindustria Sicilia, che ha costituito, in questi ultimi anni, un elemento di forte discontinuità rispetto al passato".

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