Trasporto pubblico siciliano vecchio, lento e cattivo - QdS

Trasporto pubblico siciliano vecchio, lento e cattivo

Rosario Battiato

Trasporto pubblico siciliano vecchio, lento e cattivo

mercoledì 15 Aprile 2015

Nelle tre aree metropolitane spesi circa 150 mln l’anno per i contratti di servizio. L’Europa, però, è lontanissima. Palermo, Catania e Messina: ecco perché i cittadini snobbano il trasporto pubblico

PALERMO – Il trasporto pubblico locale è da sempre un grande cruccio delle amministrazioni isolane. Eppure non si direbbe vista la mole di risorse spese. Nella top 30 dei Comuni nazionali per i costi dei contratti di servizio Palermo (55,8 milioni di euro) e Catania (27,2) occupano rispettivamente il sesto e il nono posto.
Spese milionarie da cui, almeno sulla carta, dovrebbe derivare un servizio efficiente. Un condizionale d’obbligo, come si dice in questi casi, perché i siciliani conoscono già adeguatamente la qualità del servizio di trasporto su gomma, una conferma che si rintraccia anche negli ultimi risultati del rapporto Ecosistema urbano realizzato da Legambiente con dati Istat.
La strada verso l’efficienza, insomma, è ancora molto lunga, così come la distanza fra le città siciliane e le grandi realtà italiane ed europee.

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