Per i Fondi Ue 2007-13 più responsabilità - QdS

Per i Fondi Ue 2007-13 più responsabilità

Raffaella Pessina

Per i Fondi Ue 2007-13 più responsabilità

giovedì 29 Ottobre 2009

Forum con Francesco Musotto, presidente Commissione Esame Attività dell’Ue

PALERMO – Musotto, lei è presidente della Commissione legislativa Unione Europea dell’Assemblea regionale siciliana. Ultimamente vi sono state polemiche attorno alla sua commissione perché si diceva che lavorava poco. Come state operando per monitorare lo stato della programmazione comunitaria 2007/2013?
“Si tratta di polemiche sterili ormai superate. è vero che vi sono state delle assenze, non da parte mia, ma da parte di altri componenti. Comunque, noi ci riuniamo due volte alla settimana. Ma in linea di massima stiamo operando costantemente. Abbiamo fatto una prima ricognizione su tutto il rendiconto e tutto ciò che è stato fatto sull’Agenda 2000, e quindi sui fondi 2000/2006. Ancora non è pronto il rendiconto definitivo, la cifra precisa non si conosce, ma sembrerebbe che si possa considerare chiusa questa gestione senza perdite di denaro, o tuttavia la perdita sarà certamente contenuta. Abbiamo di recente incontrato Patrizia Monterosso, dirigente responsabile del dipartimento della formazione e quindi del Fondo sociale europeo, la quale ha riferito che nel suo settore non si perderà neppure un euro. Per quanto riguarda invece la programmazione 2007/2013, quella che peraltro più ci interessa, si stanno muovendo le intere forze politiche. Dopo un primo periodo, in cui vi sono state delle difficoltà per mettere a regime un macchina che ha avuto delle innovazioni e dei cambiamenti a livello dirigenziale, adesso grosso modo si può dire che questa fase discendente sia da considerarsi passata. Soprattutto per ciò che riguarda il Psr : i bandi sono stati espletati tutti, a copertura delle risorse finanziarie a disposizione recuperando anche l’anno perduto. I bandi ad oggi sono stati tutti pubblicati o sono in via di pubblicazione”.
Quali sono i tempi di attuazione dei bandi?
“ Entro il 31 dicembre 2009 tutti i bandi verranno comunque pubblicati, come abbiamo avuto assicurazione da Rosaria Barresi, responsabile dell’Autorità di gestione. Abbiamo parlato anche più volte con il dottor Bonanno, responsabile della programmazione, e con l’assessore al ramo, ed anche loro si sono mostrati ottimisti. Vorrei specificare che sono componente del Comitato delle Regioni a Bruxelles, in rappresentanza del presidente della Regione. Considero questo incarico molto importante perché rappresenta un ponte di collegamento fra le direttive di Bruxelles e quello che in Sicilia si deve fare. Ho intrattenuto anche una serie di rapporti con i presidenti delle Regioni d’Italia, soprattutto quelle dell’obiettivo “Convergenza” con cui ci scambiamo anche idee, progetti e modalità di lavoro. Terminato questo periodo passato di preoccupazione per la programmazione che non si metteva in moto, posso dire con grande certezza che ormai sta partendo la macchina dei finanziamenti europei. Anche nel settore delle imprese private, come riferito dall’assessore Marco Venturi, si è provveduto alla programmazione e i bandi dovrebbero uscire entro marzo 2010, recuperando così un gap e un vuoto cretosi in precedenza. Ci troveremo a lottare contro la burocrazia, dato che il Por è stato fatto con ben 142 misure, sistema comunque che andrebbe rivisto e aggiustato per una migliore programmazione. Questi cambiamenti però non dovranno creare ulteriori ritardi pena la perdita dei finanziamenti. La verità è che per la programmazione è necessario un impegno totale ed assoluto. Inoltre è necessario anche un grande supporto politico per indirizzare ed aiutare gli uffici e i dirigenti competenti che si occupano di programmare i progetti per i fondi europei. Negli uffici spesso, vi sono timori e titubanze per responsabilità che si devono assumere e per le quali peraltro sono retribuiti. Quindi il compito del politico è quello di agevolare il dirigente senza creargli turbamenti o dubbi. Se è vero che ci vuole molto coraggio a fare politica, è anche vero che le responsabilità dei dirigenti regionali sono molte e pesano altrettanto”.
 

 
Continuare la stagione delle riforme regionali a partire dal riordino dei dirigenti della Pa

Cosa ne pensa della riforma della Pubblica amministrazione regionale?
“Io penso che vi siano funzionari preparati e professionali, e non fanno nulla o non fanno niente di loro perché non hanno incarichi dirigenziali. Bisogna mettere mano alla riforma dei dirigenti. E’ stata attuata la riforma della burocrazia e condivisa da noi dell’Assemblea regionale ma adesso i tempi stringono e bisogna portare a termine il compito di una riforma strutturale della Regione, così come è stata impostata. Inoltre bisogna apportare modifiche in tutti i campi. La questione dei rifiuti ad esempio è un problema di non facile soluzione. Io sono favorevole ai termovalorizzatori, ma vanno fatti con maggiore raziocinio. Un nodo politico su cui il governo si giocherà tantissimo. Io considero come vere emergenze siciliane la programmazione, i rifiuti e le infrastrutture. Per infrastrutture non intendo solo la realizzazione del Ponte sullo Stretto, ma anche il recupero dei beni culturali di tutti i piccoli paesi, e sono tantissimi, che sono tesori di barocco e quant’altro che la nostra cultura ha prodotto nei tempi andati. La gente ormai vuole vedere i fatti, non si accontenta più delle parole. Quindi la stagione delle riforme deve essere attuata al più presto. Anche il settore della formazione professionale andrebbe aggiornato in Sicilia. La prima legge fu fatta nel 1976 e da allora si è operato producendo molti formatori che in realtà sono precari. Si devono operare, lo ripeto ancora una volta, riforme strutturali e prendere decisioni importanti anche se impopolari”.

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