Fernando Nazzaro: "Usura: reato nascosto una denuncia nel 2014" - QdS

Fernando Nazzaro: “Usura: reato nascosto una denuncia nel 2014”

Francesco Sanfilippo

Fernando Nazzaro: “Usura: reato nascosto una denuncia nel 2014”

venerdì 15 Maggio 2015

Forum con Fernando Nazzaro, Comandante dei Carabinieri di Trapani

Può tracciarci un bilancio dell’attività nel 2014?
“Nel 2013 e all’inizio dell’anno, abbiamo registrato una recrudescenza di reati di rapina, in particolare hanno destato preoccupazione le rapine in abitazione, un fenomeno sconosciuto  fino a poco tempo prima. Grazie al sistema di georeferenziazione dei reati, è stata realizzata una mappa che ci ha permesso di individuare le criticità e di pianificare un piano d’intervento provinciale per arginare il fenomeno. È stato predisposto un piano di prevenzione che ha portato ad un calo del 28,8% delle rapine in generale e del 48,4% di quelle in abitazione. C’è stato, inoltre, un calo del 37% delle rapine in banca, del 20% di quelle negli esercizi commerciali e del 19,5% di quelle fatte in pubblica via. Queste azioni sono condivise con le altre forze di polizia sul territorio.Per quanto riguarda i furti, vi è stato un lieve incremento, ma abbiamo registrato un 9% in meno dei furti in abitazione. C’è stato un incremento del 10,5% degli arresti (650 a fronte di 580 nel 2013) e del 13% delle persone denunciate (4190 rispetto alle 3650 denunce del 2013), così come abbiamo rilevato una diminuzione del 5,5% dei delitti complessivi e dell’8,5% dei danneggiamenti a seguito di incendi. Inoltre, abbiamo concentrato una maggiore attenzione alla dispersione scolastica, denunciando 80 genitori, di cui quelli stranieri sono una minima parte. Non sono stati riscontrati, però, fenomeni di lavoro minorile. Invece, un problema che ha destato preoccupazione, è stato quello del furto di rame, che crea pesanti disservizi per i danni che provocano alla cittadinanza. Al riguardo, abbiamo proceduto alla denuncia di 53 persone nel 2014, recuperando più di 3 mila kg di rame. Gli enti che ne risentono di più sono Enel e laTelecom, per cui interi servizi sono bloccati con disagi per l’utenza. Abbiamo risolto cinque omicidi e contrastato il fenomeno della prostituzione che è poco visibile, perché, spesso, si svolge in appartamenti, con l’esecuzione di 14 misure cautelari, in particolare nel marsalese. Abbiamo perseguito 5 organizzazioni criminali, arrestando 37 persone, tra cui anche alcuni familiari del latitante Matteo Messina Denaro, e denunciato 93 persone, per associazione mafiosa. Per il contrasto al traffico illegale di stupefacenti, abbiamo incrementato  dell’84% gli arresti, sequestrando 19 kg di cocaina e hashish, oltre a 36 mila piante di marijuana tra Calatafimi e Segesta, e 1 kg di ecstasy a Pantelleria”.
Quali risultati avete raggiunto sul fronte dei patrimoni illeciti?
“Certamente, i notevoli patrimoni a disposizione dei mafiosi hanno reso necessaria una pressante azione di contrasto. In tre anni, solo i carabinieri hanno sequestrato 90 milioni di euro a 24 mafiosi e proceduto, nel solo 2014, a confische per 4 milioni di euro. Anche la Polizia di Stato, la Guardia di Finanza e la sezione operativa della Dia di Trapani hanno ottenuto importanti risultati”.
Sul fenomeno dell’usura cosa ci può dire?
“I casi denunciati di usura sono molto pochi e questo fenomeno riguarda tutte le forze di polizia, tanto che c’è stato un solo caso denunciato nel 2014. È un fenomeno che non riesce ad emergere e oggi, molte persone chiedono somme di denaro anche per pagare i debiti di gioco. Perciò, con i Monopoli di Stato abbiamo organizzato una serie di controlli incrociati presso le agenzie di scommesse per arginare il fenomeno. In realtà, l’usura non è emersa come attività di particolare interesse per le organizzazioni criminali contrariamente ad altre realtà meridionali”.
 
L’organico di cui dispone è sufficiente a coprire le esigenze del territorio? Come è il rapporto con le altre forze di Polizia?
“Sì, l’organico a disposizione è certamente sufficiente per una popolazione di 430 mila abitanti, quale è quella provinciale. Inoltre abbiamo 33 stazioni che insistono nei 24 comuni della provincia. Con le altre Forze di Polizia i rapporti sono splendidi, anche perché siamo consapevoli che un’azione unitaria non può che avvantaggiare tutti, in particolare la collettività”.
La tecnologia vi aiuta molto?
“Assolutamente sì. Abbiamo banche dati uniche, la possibilità di denunce informatizzate e sistemi facilitati di registrazione”.
Cosa può dirci sul fronte immigrazione?
“C’è uno sforzo importante della Prefettura. Sono al momento attivi il Cara di Salina Grande e 31 centri di accoglienza straordinaria per un totale di 2500 presenze. Il prefetto si è speso molto per dimezzare i tempi per il riconoscimento dello status di rifugiato. è stata attivata una seconda sottocommissione per accelerare le procedure di accertamento”.

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