Formazione, ancora proteste. Strappati i primi impegni - QdS

Formazione, ancora proteste. Strappati i primi impegni

Michele Giuliano

Formazione, ancora proteste. Strappati i primi impegni

sabato 16 Maggio 2015

Incontro tra lavoratori e governo: si ipotizza l’utilizzo dei fondi Pac per le politiche attive del lavoro. Regione: “Settore dovrà subire rimodulazioni nella gestione di enti e finanziamenti”

PALERMO – Ora spunta anche l’ipotesi di utilizzare i fondi Pac per la Formazione siciliana. Più che un’ipotesi, che sarebbe stata presa in considerazione dall’assessore regionale alla Formazione professionale, Mariella Lo Bello, che ha ricevuto in questi giorni una delegazione di lavoratori che sono scesi in strada a protestare, accompagnati dai deputati regionali Vincenzo Figuccia e Marco Falcone, i quali stanno seguendo questa vertenza da vicino.
Secondo quanto trapelato dall’incontro, l’assessorato regionale si starebbe attivando per pubblicare l’avviso e perfezionare le modalità di tutela occupazionale per tutti gli operatori appartenenti agli ex sportelli multifunzionali, attraverso un apposito bando al quale potranno partecipare tutti i soggetti accreditati.
Ed ancora una volta è stata assicurata per tutti l’occupazione, anche per i lavoratori che appartengono ad enti che sono andati in fallimento oppure a cui è stato ritirato l’accreditamento. Da qualche giorno è tornata altissima la tensione all’interno del settore della formazione. In particolare, a Palermo, sono ripresi sit-in e scioperi della fame, mentre continua il valzer di dichiarazioni da parte dei rappresentanti del Governo che sono, come al solito, una contraddizione in termini politici e di linea chiara per il settore.
Da considerare che, ad oggi, il settore è rimasto quasi del tutto congestionato: moltissimi enti non hanno ancora incassato i fondi per l’annualità in corso, e questo significa in primis lavoratori senza paga da mesi, in molti casi si supera anche un anno; le politiche attive del lavoro sono ferme dal 9 aprile scorso, l’Oif (obbligo di istruzione e formazione) è partito con moltissimi ritardi e incertezze solo da poche settimane. Molti lavoratori sono senza ammortizzatore sociale, nonostante il licenziamento.
Da non dimenticare, poi, le sentenze del Tar che vedono anche nel merito, in più di un caso, dare ragione agli enti, i quali dovranno essere reintegrati dopo la revoca dell’accreditamento. Nel frattempo gli incontri si susseguono: i rappresentanti dell’Ugl Scuola Sicilia, Annamaria Magro, e del Sinalp Sicilia, Andrea Monteleone, hanno incontrato il presidente della V commissione all’Ars, Marcello Greco, per discutere sulle ultime notizie riguardanti la formazione.
“Il Presidente, durante l’incontro, – si legge in una nota dell’Ugl e del Sinalp – ha più volte ribadito il concetto che la formazione dovrà necessariamente subire una totale rimodulazione, sia nella gestione degli enti che nella gestione dei bandi e dei loro finanziamenti. Noi abbiamo ribadito che, pur riconoscendo la necessità di riformare l’intero settore, bisogna attenzionare i diritti dei lavoratori, affinchè non paghino colpe altrui”.
In merito alla chiusura della rendicontazione 2013 per gli enti, che attendono quindi ancora l’ultima tranche di finanziamento del 20 per cento, entro fine giugno quasi certamente sarà saldata e, a seguire, anche quella del 2014. Per la gestione dei futuri progetti della formazione sarà tutto demandato ad ottobre prossimo e saranno quasi certamente attivati solo i progetti finanziati con il Fondo sociale europeo.
 

 
I sindacati vogliono mantenere i livelli occupazionali
 
Il Sinalp e L’Ugl hanno ribadito che lo scopo primario della riforma del settore dovrà essere sì quello di fornire una formazione professionale di qualità ma dovrà comunque salvaguardare i livelli occupazionali. Le due organizzazioni di categoria invitano tutti i lavoratori del settore a mobilitarsi ed avvicinare presso le sedi per coordinare un gruppo di intervento a difesa del lavoro. “Dopo una Finanziaria, se pur raffazzonata in pieno stile crocettano, non si può ancora continuare a giocare con la formazione professionale, non si può seguitare a negare un futuro ai ragazzi” dichiara il deputato regionale Nino D’Asero, che continua ad alzare il proprio grido d’allarme puntando il dito sullo “sfacelo che ormai dilaga in ogni comparto, in qualsiasi porzione della amministrazione della nostra Isola”. Sul composito comparto della formazione professionale, il capogruppo Ncd all’Ars annuncia un altrettanto articolato atto ispettivo. “La Formazione professionale è destinata alla creazione di nuovi posti di lavoro qualificato per i nostri giovani accanto a nuovi sbocchi di mercato. C’è bisogno di trasparenza e continuità retributiva”.

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