Turismo e start-up, la Sicilia che avanza - QdS

Turismo e start-up, la Sicilia che avanza

redazione

Turismo e start-up, la Sicilia che avanza

venerdì 22 Maggio 2015

Dati Movimprese su nati-mortalità delle aziende dell’Isola

Inizio dell’anno con il segno meno per le imprese siciliane, ma cresce la voglia di fare startup innovative. Da gennaio a marzo ne sono nate infatti 22 contro le 18 dello stesso periodo del 2014. Ottima la performance a livello nazionale: nei primi tre mesi dell’anno sono state costituite 368 startup (quasi tutte nella forma di società di capitali) segnando una crescita rispetto alle 229 dell’anno precedente. L’andamento positivo, però, non si riscontra nel complesso del tessuto imprenditoriale, sia a livello regionale che nazionale.
Secondo l’ultimo bollettino di Movimprese sulla nati-mortalità delle imprese, nell’Isola il primo trimestre del 2015, infatti, si è chiuso con -1.243 determinato dal saldo tra le 8.904 iscrizioni e le 9.337 cessazione, con un tasso di crescita pari a -0,27 per cento.
“Questo risultato – commenta Santa Vaccaro, dirigente di Unioncamere Sicilia – riflette ancora una volta gli strascichi del difficile momento economico che sta attraversando la nostra regione così come anche il resto del Paese. Allo stesso tempo, però – sottolinea Santa Vaccaro – è bene ricordare che il primo trimestre di ogni anno è tradizionalmente caratterizzato da un bilancio negativo tra iscrizioni e cessazioni d’imprese a causa del concentrarsi di queste ultime sul finire dell’anno precedente, influenzando così negativamente l’inizio della nuova annualità”.
Nonostante infatti la partenza d’anno con il freno a mano tirato, il 2014 si è chiuso con un segnale di ripresa. “Segno che – aggiunge il dirigente di Unioncamere Sicilia – nell’Isola c’è ancora voglia di fare impresa e che, di fronte alla mancanza di nuovi posti di lavoro, in molti si rimboccano le maniche e decidono di prendere la strada dell’auto-impiego”.
I numeri lo dimostrano: il bilancio, di poco superiore alle 2.400 unità, è pari a un tasso di crescita del numero delle imprese registrate pari allo 0,53 per cento, più che doppio rispetto all’anno precedente (+0,19 per cento).
Il risultato è determinato dalla frenata delle cessazioni (25.771 le imprese che hanno chiuso i battenti), a fronte di 28.210 nuove aperture.
Da segnalare poi la performance positiva delle attività imprenditoriali che ruotano intorno al mondo delle vacanze, con un tasso di crescita del 2,9%. Tant’è che negli ultimi anni il turismo si è mostrato come uno dei settori più dinamici dell’economia regionale e che potenzialmente rappresenta uno delle principali leve di sviluppo dell’Isola. «Turismo e agroalimentare sono le eccellenze della nostra terra e per questo vanno valorizzate”, dice Santa Vaccaro. Che aggiunge: “Così come start-up, imprese giovanili, femminili e green economy rappresentano il valore aggiunto per lo sviluppo della Sicilia.
 I dati raccolti e analizzati dal sistema camerale attraverso il Registro delle imprese rappresentano un importante termometro dell’economia locale e ci indicano la strada da seguire. Ecco perché le Camere di commercio sono un punto di riferimento per tutte le imprese. Fungono da raccordo tra il privato e il pubblico e sono in grado di offrire servizi veloci ed efficienti.
Unioncamere Sicilia, in quanto associazione delle Camere di commercio dell’Isola, è nata per occuparsi dell’attività di coordinamento degli enti camerali. Questi ultimi, a loro volta, offrono assistenza negli ambiti più strategici dell’economia come proprio la creazione di nuove aziende, start-up, imprenditoria femminile e giovanile. Il sistema camerale è anche fortemente impegnato nella tutela della proprietà industriale attraverso la registrazione di marchi e brevetti e nei servizi per l’internazionalizzazione. Oltre, naturalmente, tutta l’attività di promozione territoriale attraverso fiere internazionali o l’organizzazione di missioni in-coming di buyer stranieri che ci aiutano a far conoscere la Sicilia all’estero”.

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