Lavoro, ad aprile 210mila nuovi contratti - QdS

Lavoro, ad aprile 210mila nuovi contratti

Patrizia Penna

Lavoro, ad aprile 210mila nuovi contratti

martedì 26 Maggio 2015

Di questi, 48mila a tempo indeterminato. Il ministro Poletti: “Una buona notizia”

ROMA – Buone nuove sul fronte occupazione. Il ministero del Lavoro e Welfare ha diffuso i dati che si riferiscono al mese di aprile: 210mila nuovi contratti, frutto del saldo tra le attivazioni, che in tutto sono state 756.926, e le cessazioni (546.382).
Sul fronte dei contratti a tempo indeterminato, il dicastero guidato da Giuliano Poletti ha registrato l’attivazione di 171.515 contratti a fronte di 122.979 cessazioni con un saldo attivo di oltre 48.000 contratti stabili.
Rispetto al mese di aprile dello scorso anno, l’aumento è significativo: +52% rispetto al 2014, quando le assunzioni a tempo indeterminato furono 112.839. Sul fronte dei contratti a tempo determinato, invece, la fotografia scattata dal ministero non differisce molto dal 2014: 475.273 contro 476.053. Le cessazioni di contratti a tempo indeterminato ad aprile 2015 sono il 22,5% del totale (il 23,1% ad aprile 2014).
Il ministero, inoltre, specifica che ad aprile le trasformazioni sono state quasi 35.883, mentre erano state meno di 19.144 nello stesso mese del 2014: ciò si traduce in un incremento dell’87%.
Per quanto riguarda le altre tipologie contrattuali, ad aprile sono stati attivati 18.443 contratti di apprendistato, 38.632 collaborazioni e 53.063 forme di lavoro classificate alla voce ‘altro”: contratti di inserimento lavorativo, intermittenti e interinali, rapporti di lavoro autonomo nello spettacolo. L’andamento dei contratti non contempla le dinamiche di lavoro domestico, lavoro pubblico e lavoro in somministrazione.
Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ha sottolineato “che aumentano i contratti stabili e si riducono i contratti precari. è una buona notizia”. Ha poi aggiunto che l’obiettivo del governo è quello di far sì che il contratto a tempo indeterminato “torni ad essere il modo normale di assunzione”. Poletti infine ha detto che “se le cose vanno in questa direzione siamo molto contenti, sul piano generale dell’occupazione aspetteremo i dati dell’Istat”.In attesa che i dati del governo vengano incrociati con i dati di Inps e Istat, è senza dubbio opportuno parlare di numeri positivi, che lasciano ben sperare e che sicuramente riflettono gli effetti benefici prodotti sul mercato del Lavoro dal Jobs Act, entrato in vigore il 6 marzo. La decontribuzione, invece, ha preso il via il 1° gennaio 2015.

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