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Catania – Azienda agricola “fantasma” froda Inps con finti braccianti

redazione

Catania – Azienda agricola “fantasma” froda Inps con finti braccianti

venerdì 12 Giugno 2015

La Guardia di Finanza di Catania ha scoperto un'azienda agricola "fantasma" che ha fittiziamente attestato l'assunzione di oltre 400 braccianti

PALERMO (askanews) – La Guardia di Finanza di Catania ha scoperto un’azienda agricola "fantasma" che ha fittiziamente attestato l’assunzione di oltre 400 braccianti arrecando un danno nei confronti dell’INPS di circa 1,3 milioni di euro per l’indebita erogazione di indennità di disoccupazione agricola.
Gli investigatori hanno avviato accertamenti finalizzati a verificare la regolarità delle posizioni previdenziali dei dipendenti addetti alla raccolta delle arance a seguito di un’ispezione dell’Area di Vigilanza Regionale dell’Inps di Palermo, che aveva segnalato un sospetto caso di frode messo in atto da un’impresa agricola di Adrano. È stata appurata l’esistenza di un sistema ben collaudato di false assunzioni che ha riguardato mediamente 200 braccianti per stagione che, pur figurando tra i dipendenti dell’impresa, non hanno mai lavorato neppure per un giorno. Al contrario, sono state documentate, in un solo anno, all’Ente di Previdenza circa 16.500 giornate di lavoro in favore dei dipendenti fantasma, per un totale di circa 630.000 euro di indennità ottenute in frode.
L’attività condotta dalle Fiamme Gialle ha permesso di interrompere l’erogazione in corso di ulteriori 700.000 euro nei confronti di altri 219 lavoratori, per un totale di 17.395 giornate lavorative.

Il meccanismo era quello di far apparire agli occhi dell’INPS e del Fisco un’azienda molto più grande della realtà, con la falsa indicazione di ettari di terreno da coltivare e di dipendenti assunti di gran lunga superiore all’effettiva situazione. Il titolare dell’azienda è stato così denunciato per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, mentre l’INPS ha avviato le procedure di recupero delle somme già erogate nei confronti dei falsi braccianti mentre ha provveduto al blocco immediato delle provvidenze non ancora corrisposte.

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