Il tutto è maggiore delle sue singole parti - QdS

Il tutto è maggiore delle sue singole parti

Carlo Alberto Tregua

Il tutto è maggiore delle sue singole parti

giovedì 18 Giugno 2015
Vi ricordate cosa diceva il principe Antonio De Curtis: è la somma che fa il totale! Una ovvietà significativa, ma spesso le ovvietà danno più indicazioni delle idee illuminanti.
Tentiamo di decifrare tale ovvietà. Secondo noi significa che mettere insieme tante componenti attraverso la loro somma, se l’assemblamento è fatto bene, ne moltiplica gli effetti. Due più due, magari tardi, fa sempre quattro, ma spesso il suo risultato è cinque!
Si tratta di mettere insieme, in maniera organizzata ed efficiente, tutte le componenti di un processo, tutti gli elementi di un piano, in modo da produrre effetti concreti che siano massimi rispetto al punto di partenza.
Mettere insieme, in un certo modo piuttosto che in un altro, gli elementi di un sistema, fa pervenire a risultati diversi. Sono proprio i risultati che misurano la capacità del progettista e dell’esecutore di un piano.
Se il progetto è fatto bene, se esso ha tenuto nel miglior conto tutte le variabili, è molto probabile che il risultato sia elevato.

Il merito misura la capacità e la professionalità di chi progetta e di chi esegue, di chi gestisce e di chi controlla. Chi è bravo, chi ha capacità, interviene in tutti i segmenti del processo apportando un valore aggiunto, di guisa che esso diventa sempre più rapido e aggiunge valore producendo ricchezza.
Il valore aggiunto rispetto agli elementi di partenza, deriva anche dalla innovazione, quella capacità di mettere insieme gli elementi in modo da moltiplicarne i loro effetti.
Non è la moltiplicazione del pane e dei pesci, frutto di un miracolo, almeno secondo il Vangelo di Luca (versetto 9,10-17). La moltiplicazione del valore è frutto dei saperi, delle conoscenze e delle competenze.
Quando nei posti di responsabilità vi sono degli asini o, peggio, dei corrotti, le cose non funzionano. Quando questo accade dovrebbe intervenire l’altro importante valore che è quello della responsabilità.
Asini e corrotti dovrebbero essere sanzionati senza mezzi termini e cacciati dai loro posti, additandone i comportamenti ai cittadini che devono sapere come si amministrano i soldi pubblici attraverso quello strumento fondamentale che è la trasparenza.
 

Vi ricordate cosa diceva il principe Antonio De Curtis: è la somma che fa il totale! Una ovvietà significativa, ma spesso le ovvietà danno più indicazioni delle idee illuminanti.
Tentiamo di decifrare tale ovvietà. Secondo noi significa che mettere insieme tante componenti attraverso la loro somma, se l’assemblamento è fatto bene, ne moltiplica gli effetti. Due più due, magari tardi, fa sempre quattro, ma spesso il suo risultato è cinque!
Si tratta di mettere insieme, in maniera organizzata ed efficiente, tutte le componenti di un processo, tutti gli elementi di un piano, in modo da produrre effetti concreti che siano massimi rispetto al punto di partenza.
Mettere insieme, in un certo modo piuttosto che in un altro, gli elementi di un sistema, fa pervenire a risultati diversi. Sono proprio i risultati che misurano la capacità del progettista e dell’esecutore di un piano.
Se il progetto è fatto bene, se esso ha tenuto nel miglior conto tutte le variabili, è molto probabile che il risultato sia elevato.

Il merito misura la capacità e la professionalità di chi progetta e di chi esegue, di chi gestisce e di chi controlla. Chi è bravo, chi ha capacità, interviene in tutti i segmenti del processo apportando un valore aggiunto, di guisa che esso diventa sempre più rapido e aggiunge valore producendo ricchezza.
Il valore aggiunto rispetto agli elementi di partenza, deriva anche dalla innovazione, quella capacità di mettere insieme gli elementi in modo da moltiplicarne i loro effetti.
Non è la moltiplicazione del pane e dei pesci, frutto di un miracolo, almeno secondo il Vangelo di Luca (versetto 9,10-17). La moltiplicazione del valore è frutto dei saperi, delle conoscenze e delle competenze.
Quando nei posti di responsabilità vi sono degli asini o, peggio, dei corrotti, le cose non funzionano. Quando questo accade dovrebbe intervenire l’altro importante valore che è quello della responsabilità.
Asini e corrotti dovrebbero essere sanzionati senza mezzi termini e cacciati dai loro posti, additandone i comportamenti ai cittadini che devono sapere come si amministrano i soldi pubblici attraverso quello strumento fondamentale che è la trasparenza.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Commenta

Ediservice s.r.l. 95126 Catania - Via Principe Nicola, 22

P.IVA: 01153210875 - Cciaa Catania n. 01153210875


SERVIZIO ABBONAMENTI:
servizioabbonamenti@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/372217

DIREZIONE VENDITE - Pubblicità locale, regionale e nazionale:
direzionevendite@quotidianodisicilia.it
Tel. 095/388268-095/383691 - Fax 095/7221147

AMMINISTRAZIONE, CLIENTI E FORNITORI
amministrazione@quotidianodisicilia.it
PEC: ediservicesrl@legalmail.it
Tel. 095/7222550- Fax 095/7374001
Change privacy settings
Quotidiano di Sicilia usufruisce dei contributi di cui al D.lgs n. 70/2017