Come difendersi dal caldo torrido - QdS

Come difendersi dal caldo torrido

Bartolomeo Buscema

Come difendersi dal caldo torrido

mercoledì 15 Luglio 2015

Un opuscolo del ministero Salute con consigli utili e indicazioni pratiche per contrastare l’afa di questi giorni. Evitare di regolare la temperatura in casa a livelli troppo bassi rispetto all’esterno

CATANIA – Con un leggero anticipo sull’arrivo della prima ondata di caldo estivo sulla nostra Penisola, il ministero della Salute ha pubblicato sul proprio sito un opuscoletto dal titolo “Come migliorare il microclima delle abitazioni durante l’estate. Regole sull’uso corretto degli impianti di aria condizionata“. Un agile documento di quattro pagine che contiene utili e pratiche indicazioni di contrasto agli effetti nocivi del caldo torrido, tra cui:
a) la schermatura di finestre e vetrate esposte a Sud, Est e Ovest con tende oscuranti posizionate all’esterno. Ricordiamo che, fino al 31 dicembre 2015, le spese per l’acquisto e posa di schermi solari (come le tende da sole) e di schermi oscuranti (come tapparelle, persiane) sono detraibili al 65% ai fini Irpef.
b) il potenziamento della ventilazione e del raffrescamento naturale tramite l’apertura delle finestre durante le ore meno calde della giornata e soprattutto di notte.
c) l’invito a trascorrere durante le ore più calde della giornata in ambienti condizionati che hanno lo scopo soprattutto di abbattere l’umidità dell’aria che ostacola il sistema di termoregolazione dell’organismo.
Nell’opuscolo del ministero c’è anche un’avvertenza nell’uso dei ventilatori meccanici che accelerano soltanto il movimento dell’aria, ma non abbassano la temperatura ambientale. In questo modo la temperatura percepita diminuisce e, pur dando sollievo, i ventilatori stimolano la sudorazione e aumentano il rischio di disidratazione, se la persona esposta non assume contemporaneamente grandi quantità di liquidi.
Per tale ragione occorre posizionare i ventilatori a una certa distanza dalla persona e non indirizzarli direttamente sul corpo, specialmente nel caso di persone malate costrette a letto. In particolare, quando la temperatura interna supera i 32°C, l’uso del ventilatore è sconsigliato perché non è efficace per combattere gli effetti del caldo e può avere effetti negativi aumentando la disidratazione”.
Per quanto riguarda, invece, i condizionatori d’aria, il citato opuscolo pone l’enfasi sulla corretta manutenzione ordinaria di tali dispositivi, specialmente quella concernente la filtrazione dell’aria sia esterna sia interna di ricircolo.
Sono, inoltre, suggerite alcune regole di comportamento nell’uso dei condizionatori tra cui:
a) evitare di regolare la temperatura dentro casa a livelli troppo bassi rispetto alla temperatura esterna; la temperatura dell’ambiente domestico per il benessere fisiologico è intorno a 25-27°C; la regolazione della temperatura su valori più bassi causa un aumento eccessivo dei consumi energetici ed espone a bruschi sbalzi termici;
b) nelle aree caratterizzate da un alto tasso di umidità, senza valori particolarmente elevati di temperatura, può essere sufficiente l’uso di un deumidificatore, in alternativa al condizionatore, per migliorare le condizioni di comfort ambientale e ridurre il consumo energetico;
c) durante l’utilizzo degli impianti di aria condizionata è consigliabile limitare l’uso di elettrodomestici ad alto consumo energetico (lavatrice, scaldabagno, lampade alogene ecc) e, specialmente durante le ore più calde della giornata, evitare l’uso di elettrodomestici che costituiscono fonti di calore aggiuntivo (forno e  fornelli elettrici, ferro da stiro,ecc.).
Giova, infine, segnalare che, come ogni estate, ha preso il via il Sistema nazionale di previsione delle ondate di calore. Dislocato in ventisette città, il sistema consente di individuare le condizioni meteo-climatiche che possono nuocere alla salute di soggetti vulnerabili tra cui gli anziani, i malati cronici, i bambini, le donne in gravidanza.

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