Caso Oikothen, appello a Crocetta: "Intervenga e rimedi al pasticcio" - QdS

Caso Oikothen, appello a Crocetta: “Intervenga e rimedi al pasticcio”

Giuseppe Solarino

Caso Oikothen, appello a Crocetta: “Intervenga e rimedi al pasticcio”

mercoledì 22 Luglio 2015

Il sindaco di Augusta Di Pietro e l’assessore all’Ecologia Pisani chiedono l’intervento della Regione. Prima di rilasciare autorizzazioni occorre richiedere la Valutazione d’impatto sanitario

AUGUSTA – Il sindaco di Augusta, Cettina Di Pietro, e l’assessore all’ecologia e vicesindaco, Giuseppe Pisani, hanno tenuto una conferenza stampa sulle iniziative prese e da intraprendere da parte dell’Amministrazione comunale in merito alla realizzazione della piattaforma polifunzionale per rifiuti Oikothen.
Il sindaco e l’assessore hanno dichiarato che: “La situazione è particolarmente delicata. Faremo il possibile per evitare che il parere negativo, espresso più volte dagli amministratori che, dal 1995 ad oggi, si sono succeduti alla guida della città venga disatteso. Appoggeremo le eventuali iniziative che i Movimenti, le Associazioni ambientaliste ed i cittadini intendano intraprendere a difesa del territorio e della salute pubblica. Sono pendenti tra l’altro al Consiglio di Stato, due ricorsi presentati dall’amministrazione guidata da Massimo Carrubba, ma non si sa quando verranno esaminati. I Commissari straordinari che hanno guidato l’Ente, come da noi sollecitato prima delle amministrative, non hanno presentato ricorso contro la delibera del commissario regionale poiché, a loro dire, non sussistevano i presupposti legali.
 
Dal canto nostro riteniamo che ad essere responsabile di tutta questa situazione, per certi versi paradossale, sia proprio la Regione siciliana e che tocca ora al presidente Rosario Crocetta intervenire per rimediare a questo pasticcio impugnando il decreto del commissario ad acta nominato dallo stesso Governo isolano. Come Ente abbiamo ritenuto di non presentare noi direttamente ricorso perchè sarebbe stato particolarmente esoso e per non gravare ulteriormente sulle deficitarie risorse finanziarie del Comune. Abbiamo presentato un documento alla Regione come concordato con l’assessore Vania Contraffatto, nell’ultima riunione palermitana cui abbiamo preso parte sulla vicenda, chiedendo e ribadendo che, a nostro avviso è necessario richiedere prima di rilasciare le eventuali autorizzazioni richieste dalla società Oikothen alla realizzazione della piattaforma polifunzionale, la Vis (Valutazione impatto sanitario)”.
Le associazioni ambientaliste Decontaminazione Sicilia e Augustambiente hanno dichiarato: “è noto che passaggi particolari della vicenda Oikothen siano stati determinanti nel generare l’attuale situazione, a partire dal parere negativo alla costruzione dell’allora sindaco di Augusta Carrubba, depositato nella conferenza dei servizi del 20 Giugno 2012 che, privo di motivazioni capaci di giustificare il diniego, non veniva giustamente preso in considerazione. Sarebbe bastato che l’allora sindaco avesse aggiunto al suo parere che Augusta era un sito di interesse nazionale con aree contaminate che necessitavano di interventi di disinquinamento e non di altri insediamenti pericolosi come quello proposto da Oikothen. Altro passaggio, non meno importante, è la mancata risposta dei Commissari del Comune di Augusta alla nota della Regione siciliana dell’ottobre 2013 con la quale si chiedeva all’Ente locale ‘di rivedere o confermare la propria volontà in merito al rilascio dell’Aia nei confronti della Oikothen e l’inspiegabile mancata costituzione commissariale del 2014, nel giudizio cautelare innanzi al Tar Catania’.
 
Sarebbe il caso che la nuova Amministrazione comunale valutasse l’opportunità di richiedere i danni eventualmente attribuibili all’ex sindaco Carrubba, ai Commissari, ai funzionari regionali che hanno consentito il verificarsi di questa situazione. Infine cittadini ed Associazioni ambientaliste hanno manifestato la disponibilità ad iniziare una raccolta di fondi per intraprendere un’azione del genere, visto che il Comune è in difficoltà economiche”.

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