Bloomberg, un sindaco che dà e non prende - QdS

Bloomberg, un sindaco che dà e non prende

Carlo Alberto Tregua

Bloomberg, un sindaco che dà e non prende

giovedì 05 Novembre 2009

New York incorona un miliardario

È interessante leggere la storia di Michael Bloomberg, un imprenditore che ha cominciato da zero all’interno della banca d’affari Salomon Brothers: quando aveva risalito tutta la scala professionale, si è dimesso ricevendo una liquidazione di 10 milioni di dollari.
Bloomberg inventò tecnologie e software per le informazioni d’affari e la sua azienda acquisì, già nel 1982, come importante cliente, la Merrill Lynch. Oggi ha 250 mila terminali sparsi per tutto il mondo che forniscono informazioni finanziarie. Ad essi sono stati affiancati web e televisione, che trasmette 24 ore su 24 in tutto il mondo notizie di economia e finanza. Oggi Bloomberg è ritenuto uno dei dieci uomini più ricchi d’America, con un patrimonio stimato in 17 miliardi di dollari.
Una decina d’anni fa al tycoon newyorkese venne l’idea di mettere a disposizione della Grande Mela le sue capacità. Si candidò e venne eletto sindaco.

In quella qualità, da bravo imprenditore, Bloomberg mise mano al bilancio, sotto forma di lotta agli sprechi, inserimento di efficienza e organizzazione della macchina amministrativa, utilizzazione al massimo delle notevoli risorse di cui essa dispone. Negli ultimi due anni egli è uscito dal Partito repubblicano ed è diventato indipendente, perché non è entrato nel Partito democratico. Tuttavia, è riuscito a convincere il Consiglio comunale, in maggioranza democratico, a cambiare lo Statuto newyorkese per introdurre il terzo mandato.
Cosicchè il 3 novembre è stato rieletto sindaco di New York. Perché quei cittadini lo amano? Perché Bloomberg ha presentato dei risultati incredibili, non solo in termini di servizi efficienti, come quelli della sua impresa, ma e soprattutto di ordine pubblico, al quale ha dedicato la massima parte della sua attività, azzerando la prostituzione e il malaffare con pene detentive pesanti ed effettive.

 
Le gang sono state spazzate via, perché il corpo di polizia urbana, formato da 18 mila membri, sorveglia ogni metro della città 24 ore al giorno, per cui spacciatori e delinquenti non hanno spazio, anche perché la città è stata disseminata di una rete di telecamere che controllano ogni centimetro. Si dirà che questo può violare la privacy dei cittadini, ma questi ultimi sono ben contenti di rinunziare a un pezzettino di essa pur di avere tranquillità nella loro città.
Per le due campagne elettorali Bloomberg non ha chiesto un dollaro a nessuno, mentre ha speso la prima volta 74 milioni (nel 2001) e la seconda 78 milioni (nel 2005) del suo patrimonio.
Con la crisi, le entrate comunali sono diminuite di un terzo, ma Bloomberg non ha tagliato i servizi sociali per gli anziani né per le fasce più bisognose, né ha alzato le tasse comunali, ma ha azzerato le auto blu, le indennità di consiglieri e dei membri del suo “governo”. Insomma, un colpo determinante al costo della politica e nessuno dei suoi collaboratori ha protestato.

Ogni notte gira per la città, controlla personalmente la pulizia, cambiando quartieri, soprattutto in parchi e giardini, ove sono installati telefoni con numeri verdi che permettono di ottenere l’intervento immediato di squadre 24 ore su 24.
Da quando è sindaco, Bloomberg ha creato un blind trust a cui ha affidato la gestione della sua impresa, che ha 100 mila dipendenti, fattura 9 miliardi di dollari l’anno, ha 150 mila clienti in Usa e 200 mila nel resto nel globo. Lavora 16 ore al giorno, non va mai in ferie e si fa collaborare dalla figlia maggiore, Emma, che è capo dell’ufficio stampa e pubbliche relazioni.
Vive in un attico tutto sommato modesto per le sue condizioni finanziarie e non nella splendida residenza del sindaco, la Gracie Manson. Ogni mattina si reca in ufficio con la metropolitana, seppur scortato da quattro guardie del corpo. Così può ascoltare quello che dice il popolo dei pendolari. Va in giro per il mondo con il suo jet personale e paga sempre di tasca sua pasti e alloggi, anche quelli degli ospiti.
Sapete quanto guadagnano il sindaco Michael Bloomberg e la sua figlia Emma da tutto questo? Un dollaro a testa. Meditate, sindaci, meditate.

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