Dall’Ue quattro miliardi di euro a Sicilia, Basilicata e Veneto - QdS

Dall’Ue quattro miliardi di euro a Sicilia, Basilicata e Veneto

redazione

Dall’Ue quattro miliardi di euro a Sicilia, Basilicata e Veneto

martedì 18 Agosto 2015

Il cofinanziamento nazionale farà salire l’ammontare complessivo dei tre programmi a oltre sei miliardi. Fondi europei per il periodo 2014-2020. Alla nostra Isola va la fetta più cospicua

BRUXELLES – Ok della Commissione Ue ai programmi operativi regionali (Por) di Sicilia, Basilicata e Veneto, per il periodo 2014-2020. Si tratta di un totale di 4,123 miliardi di investimenti di fondi Ue: la Regione Sicilia beneficerà di 3,41 miliardi di aiuti europei, la Basilicata di 413 milioni e il Veneto di 300 milioni, provenienti dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale (Fesr). Il cofinanziamento nazionale farà salire l’ammontare complessivo dei tre programmi a oltre sei miliardi.
“Questi ambiziosi programmi, adattati alle esigenze delle diverse regioni, contribuiranno a rinforzare il cammino della ripresa economica dell’Italia e a creare nuova occupazione”, commenta la Commissaria per la Politica regionale Corina Cretu. Le tre regioni utilizzeranno i fondi disponibili per creare posti di lavoro e rafforzare la loro capacità di ricerca e innovazione, oltre che per supportare l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese. Gli investimenti contribuiranno ad aiutare le imprese a essere più competitive e lanciare nuovi prodotti sul mercato.
 
Un secondo settore chiave è rappresentato dallo sviluppo dell’agenda digitale: la copertura della banda larga raggiungerà tutta la popolazione e la gamma di nuovi servizi online a disposizione dei cittadini sarà ampliata. Inoltre i programmi prevedono misure specifiche che consentano alle regioni di contribuire a raggiungere l’obiettivo europeo di una transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio, ciò sarà possibile in particolar modo attraverso l’efficientamento energetico, l’uso delle rinnovabili e la riconversione energetica degli edifici pubblici.
Inoltre, in Sicilia e Basilicata, notevoli investimenti saranno impiegati per migliorare la raccolta differenziata, il trattamento delle acque reflue e l’approvvigionamento idrico.

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