Istituzioni funzionali con i servizi digitali - QdS

Istituzioni funzionali con i servizi digitali

Carlo Alberto Tregua

Istituzioni funzionali con i servizi digitali

venerdì 28 Agosto 2015

Eliminare le sacche d’inefficienza

Una svolta alla qualità dei servizi che le istituzioni devono dare ai cittadini deriva dalla capacità d’innovare l’organizzazione e gli strumenti.
L’organizzazione s’innova semplificando le procedure, eliminando le sacche d’inefficienza, aumentando la produttività e, in qualche misura, la competizione fra servizi analoghi.
Gli strumenti non possono che essere quelli digitali che vanno utilizzati trasversalmente da tutti i servizi.
I trasporti, l’energia, le scuole, i servizi comunali, regionali e statali, la sanità, la procedura degli appalti e tanti altri meccanismi, una volta dotati di strumenti digitali aumentano fortemente la velocità e l’efficienza e, attraverso la tracciabilità, consentono la trasparenza perché l’impresa o il cittadino potrà accedere ai percorsi tutti tracciati.
E’ evidente che non si possa pensare ad un utilizzo immediato delle nuove tecnologie, ma è altrettanto evidente che va combattuta senza tentennamenti la resistenza dei cattivi burocrati.

Il governo ha sbloccato 7 miliardi per la banda ultralarga in modo da consentire entro il 2020 l’accesso di tutti i cittadini alla rete che viaggia a 50 Mbps. Nello stesso termine, almeno il 50% della popolazione dovrà poter accedere alla rete a 100 Mbps. Lo stanziamento del governo dovrà mettere in moto altri 5 mld da parte dei privati per un ammontare complessivo da spendere fino al 2020 di 12 mld.
Se si riuscirà a mantenere la tabella di marcia, verrà data un’accelerazione formidabile a tutte le attività economiche e anche ai servizi pubblici, perché, anche nel comune più sperduto, vi sarà la rete immateriale che consentirà l’applicazione di tutti i software necessari alle attività pubbliche e private.
Vi è un altro aspetto da evidenziare. Quando tutti, cittadini e imprese, saranno collegati in rete, si trasmetteranno fra loro i dati, effettueranno le procedure esclusivamente in via digitale, notificheranno gli atti esclusivamente per Pec, i processi saranno tutti telematici, insomma, con la fine dell’uso della carta si sarà realizzata una enorme banca dati che consentirà a tutti di rilevare indici e ratios di qualunque attività, in modo che la loro correlazione dia chiare indicazioni.
 

In questo quadro, Stato, Regioni, Liberi consorzi, Città metropolitane e Comuni dovrebbero chiedere alle proprie burocrazie di mettersi al servizio del futuro, per farlo diventare presente e avere la capacità di emarginare tutti quei pubblici dipendenti che disonorano il loro giuramento e l’onore che dovrebbero avere nel servire il popolo.
Va da sè che i 12 mld d’investimenti in 5 anni per la Banda larga e Ultralarga costituiranno una leva per mettere in moto almeno 4 volte il valore e, per conseguenza, a creare ricchezza tassabile e nuova occupazione. Quando le fatture elettroniche dovranno essere inviate obbligatoriamente e in tempo reale all’Agenzia dell Entrate, quando gli scontrini elettronici seguiranno la stessa strada, con l’accesso di Agenzia delle Entrate e GdF a tutte le banche dati (istituti di credito, acqua, luce, energia, gas, catasto e altri), potrà finalmente essere dato un grosso colpo all’evasione fiscale e previdenziale.
Ovviamente per combattere il lavoro nero occorre che gli ispettori dell’Inps stiano sul territorio e divengano sempre più numerosi.

Anche nei Comuni e nelle Città metropolitane, occorrerà un cambio di mentalità con l’inserimento d’innovazione organizzativa, soprattutto nel corpo dei Vigili urbani che si dovrebbe trasformare da soggetto amorfo, che sta dietro le scrivanie, a uno che invece è attivo e dinamico e controlla tutto il territorio comunale, centimetro per centimetro.
Innovazione e controllo, trasparenza e digitalizzazione, cambio di mentalità di dirigenti e pubblici dipendenti, assunzione di vera responsabilità, diffusione del valore etico del merito, sono gli strumenti per migliorare la qualità della vita di cittadini e imprese.
L’enorme pressione fiscale, ufficiale del 43,4%, ma effettiva di quasi il 60%, rende la vita difficile a tutti. Assurdo è poi che il pagamento sia complicato per renderlo ancora più difficile.
Ai tempi dell’algoritmo è fuori luogo che ancora dipendenti pubblici maneggino carte, carte e carte vessando i cittadini e non servendoli come invece meritano. Non capiscono che la festa (per loro) è finita.

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