Migranti, l'Ue si sveglia. Merkel: "Italia va aiutata" - QdS

Migranti, l’Ue si sveglia. Merkel: “Italia va aiutata”

redazione

Migranti, l’Ue si sveglia. Merkel: “Italia va aiutata”

martedì 01 Settembre 2015

Per la cancelliera tedesca "la tutela del diritto d'asilo va condivisa?"

BRUXELLES – Immigrazione: servono regole comuni. E’ il monito che arriva da Bruxelles in vista anche del vertice d’emergenza che si terrà il 14 settembre. Intanto la Cancelliera tedesca Angela Merkel fa sapere che c’è accordo sulla necessità di aiutare l’Italia su questo fronte. “C’è un grande accordo – ha detto la Merkel a Berlino – sul fatto che l’Italia debba essere aiutata” nella crisi dei profughi. Non è possibile, ha aggiunto la cancelliera, che i tanti migranti che arrivano in Italia ci restino.
L’Europa – ha detto la Cancelliera – deve “muoversi complessivamente”: “i Paesi Ue devono condividere la responsabilità della tutela del riconoscimento del diritto di asilo”. “Bisogna avere un sistema equo di quote”.
“Il mondo – ha detto la Merkel – vede la Germania come un Paese di speranza e di chance, non è sempre stato così”. A proposito della gestione dell’emergenza profughi, che vivono il Paese e l’Europa, ha invocato “flessibilità” da parte della Germania, ricordando che il Paese l’ha dimostrata in diverse occasioni “nel salvataggio delle banche, nell’uscita dal nucleare”. “Serve coraggio”, ha aggiunto, ribadendo che non c’è tolleranza per chi on rispetta la dignità dei richiedenti asilo. “Nessuna tolleranza – ha concluso – con chi mette in dubbio la dignità degli esseri umani”.
IL MONITO UE – “Serve andare rapidamente – ha detto il primo vicepresidente della Commissione europea Frans Timmermans – verso regole europee comuni sulla richiesta d’asilo, sapendo che solidarietà e responsabilità sono principi indissolubili”.
“E’ necessario – ha aggiunto – accelerare le procedure di registrazione”.
“L’Europa intera si mobiliti” sul tema dell’immigrazione. “Serve un sistema d’asilo europeo”. Non dobbiamo lasciare la “porta aperta a xenofobia e populismo. Alla strada di ciascuno per se stesso. Ciascuno per se stesso non ha mai portato a risultati positivi”, ha aggiunto Timmermans.
Intanto arriva un’altolà all’Ungheria: “Le barriere non mandano il messaggio giusto” e la Commissione Ue “non incoraggia l’uso di muri ma di altri mezzi” per la sorveglianza delle frontiere. Così una portavoce della Commissione Ue sul completamento del muro anti-migranti in Ungheria. Resta però una “competenza nazionale” per cui Budapest non incorre in “nessuna conseguenza legale”.
 

 
Bruxelles, riunione ministeriale d’emergenza il 14 settembre
 
Bruxelles – E’ stata fissata per il 14 settembre la riunione ministeriale d’emergenza dell’Ue sull’immigrazione “per rafforzare la risposta europea”, auspicata dai ministri dell’interno di Francia, Gran Bretagna.  Lo annuncia la presidenza lussemburghese, precisando che l’incontro di terrà a Bruxelles nel pomeriggio. I tre ministri sottolineano la necessità di “misure “immediate”, e premono ancora una volta per l’allestimento di cosiddetti “hot spot” in Grecia e in Italia per registrare i migranti e identificare i richiedenti asilo. I tre governi chiedono inoltre che venga stilata una lista dei “paesi d’origine sicuri” per completare il regime di asilo comune, proteggere i rifugiati e garantire il ritorno effettivo degli immigrati illegali nei paesi di provenienza. Per queste ragioni i tre ministri chiedono alla presidenza di turno lussemburghese dell’Ue di convocare un primo Consiglio Interni e Giustizia (JAI) entro due settimane “per preparare efficacemente le decisioni” della riunione dell’8 ottobre, e “avanzare concretamente sui differenti punti”.

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