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Ungheria, barriera anti-migranti anche al confine con la Romania

Patrizia Penna

Ungheria, barriera anti-migranti anche al confine con la Romania

mercoledì 16 Settembre 2015

Lo ha annunciato il ministro degli Esteri, Peter Szijjarto

BUDAPEST – Dopo la completa chiusura della frontiera con la Serbia, l’Ungheria rilancia, annunciando che intende costruire una barriera anti-migranti al confine con la Romania. Lo ha annunciato il ministro degli Esteri Peter Szijjarto. “Il governo ha deciso di avviare i preparativi per la costruzione di una recinzione sul confine Ungheria-Romania”, ha detto Szijjarto durante una conferenza stampa a Budapest.
Chi pensava che la pubblicazione della foto di Aylan Kurdi il bambino siriano annegato insieme al fratellino Galip di cinque anni e alla madre Rehan, nelle acque dell’Egeo tra Turchia e Grecia, avrebbe scosso le coscienze e cambiato le cose, dovrà ricredersi. L’Europa sembra sempre più chiudersi a riccio, sopraffatta dalla sua incapacità di realizzare quell’ideale di unione, solidarietà e integrazione che costituiscono la ragion d’essere dell’Unione stessa. La Germania e l’Austria hanno chiesto la convocazione di un vertice straordinario dell’Unione europea sulla crisi dei migranti. Quella a cui assistiamo, è una scena che si ripete. Di vertice in vertice, nessuna soluzione. L’emergenza c’è e tale resta.
“È un problema che riguarda l’intera Unione europea e perciò abbiamo chiesto un vertice straordinario per la settimana prossima”, ha detto la cancelliera Angela Merkel al termine di un incontro con il suo collega austriaco, Werner Faymann. Il presidente del Consiglio europeo “Donald Tusk valuterà” la richiesta, ha aggiunto Merkel.
Intanto, l’Ungheria ha annunciato di aver aperti procedimenti penali contro 60 migranti arrestati ieri e accusati di aver “danneggiato” la barriera di filo spinato eretta al confine con la Serbia, reato punibile con cinque anni reclusione in virtù della legge entrata in vigore a mezzanotte.
“La polizia ha aperto un procedimento penale a loro carico” ha detto Gyorgy Bakondi, portavoce del governo, in occasione di una conferenza stampa a Szeged, nel sud dell’Ungheria. Si tratta della prima grande ondata di arresti in Ungheria dopo l’entrata in vigore della legge che consente l’arresto dei migranti “illegali”.
L’Ungheria ha fermato lunedì 9.380 migranti, arrestati per attraversamento illegale della frontiera: la polizia del Paese centro-europeo dalla mezzanotte ha chiuso completamente la frontiera con la Serbia, principale punto di afflusso dei profughi. La polizia ha registrato dall’inizio dell’anno l’arrivo di 190mila migranti, con il record di entrate in un singolo giorno battuto proprio l’ultimo giorno prima dell’applicazione della legge: 7.437 arrivi.

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