Bilancio Regione perde 500 milioni di entrate - QdS

Bilancio Regione perde 500 milioni di entrate

Raffaella Pessina

Bilancio Regione perde 500 milioni di entrate

venerdì 18 Settembre 2015

Ai forestali 10 mln, mentre si riduce la spesa per i precari: -5mln. Così dalla manovra di assestamento: -250 mln di gettito Irpef

PALERMO – L’Assemblea regionale è alle prese con l’assestamento di bilancio, la cui discussione generale si è conclusa in commissione di merito mercoledì nel tardo pomeriggio. I lavori proseguiranno lunedì prossimo con l’esame dei singoli articoli, nella speranza di esitare il testo entro martedì, così da poterlo mettere subito all’ordine del giorno dell’Aula. Nella “manovrina” si istituisce con decorrenza dal 2015 un “fondo crediti di dubbia esigibilità” che trova copertura con le disponibilità del fondo destinato a fronteggiare gli effetti finanziari dell’eliminazione dei residui attivi a cui non corrispondono cediti da riscuotere, che viene eliminato. L’accantonamento del fondo è di 4 miliardi 115 milioni 290 mila euro per il primo anno, 3 miliardi 583 milioni per il 2016 e 4 miliardi 568 milioni per il 2017.
Inoltre sarà rifinanziata anche nel 2015 la spesa regionale per gli ex Pip, con un’integrazione di 6 milioni 438 mila euro per il 2015. Per i forestali sono destinati 10 milioni di euro per il 2015. Vengono  finanziati anche la società Sas con 800 mila euro per l’anno in corso e il Fondo unico per lo spettacolo con 2 milioni e mezzo di euro. Finanziamenti anche per Svimez e Cinsedo e  le spese per la meccanizzazione agricola, integrandola di 1 milione e 500 mila euro per il 2015. 4 milioni 200 mila euro per il 2015 sono destinati ad integrare la spesa per i cantieri navali.
Viene invece ridotta la spesa per i precari ( -5 milioni di euro) e per i complessi idrotermali ( -800 mila euro).
Le previsioni sono nere: minori entrate per 100 milioni di euro nel 2015, mentre nel 2016 la previsione è di 364 milioni circa in meno nelle casse regionali, con 113 milioni sulla rinegoziazione dei mutui e 250 milioni per il minore gettito Irpef.
La manovra prevede inoltre una serie di interventi urgenti: si ripristina la riduzione alla quota integrativa delle assegnazioni di parte corrente del fondo sanitario fino all’intero importo di 158 milioni di euro. Per il 2017 si ripristina la quota di 84 milioni 624 mila euro. E a proposito di problemi finanziari, il presidente dell’Assemblea regionale Giovanni Ardizzone in una nota ha tuonato contro le imprese del Veneto che avrebbero percepito finanziamenti illegittimi e incompatibili e quindi sono state multate dall’Unione europea.
“Tutti gli italiani, e quindi anche i siciliani, dovranno mettere di nuovo mano in tasca per pagare l’ennesima multa di 30 milioni di euro – ha detto Ardizzone –  Non è la prima e, purtroppo per noi, non sarà l’ultima volta che l’atteggiamento di superiorità nell’amministrare la cosa pubblica, sbandierato ai quattro venti, con continui e ripetuti attacchi al Mezzogiorno, da parte di esponenti politici del Nord-est, frani di fronte a dati inconfutabili circa le violazioni del diritto dell’Unione europea”.
La multa è stata comminata con la sentenza della Corte di giustizia europea per il mancato recupero di riduzioni e sgravi fiscali concessi tra il 1995 ed il 1997 (per complessivi 114 milioni di euro circa), giudicati come aiuti di stato a 1.645 imprese di Venezia e Chioggia. I giudici di Lussemburgo hanno inflitto una multa forfettaria di 30 milioni di euro, da pagare immediatamente, più altri 12 milioni di euro per ogni ulteriore semestre di ritardo finché non sarà recuperata l’intera somma.

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