Alessandro Baccei: "Per la Sicilia soluzione finanziaria strutturale" - QdS

Alessandro Baccei: “Per la Sicilia soluzione finanziaria strutturale”

Raffaella Pessina

Alessandro Baccei: “Per la Sicilia soluzione finanziaria strutturale”

mercoledì 21 Ottobre 2015

Giudicata urgente dall’assessore all’Economia, Alessandro Baccei. Il 28 ottobre Baccei a Roma con Crocetta per il bilancio 2016

PALERMO – Ancora una seduta con pochi deputati ieri pomeriggio, presieduta dal vice presidente Giuseppe Lupo, nel corso della quale è stata ritirata una mozione che era all’ordine del giorno e che riguardava la prevenzione ed il contrasto dell’aumento degli illeciti connesso ai flussi migratori. È stato quindi incardinato il ddl n. 349, valorizzazione del demanio trazzerale, alla presenza dell’assessore al ramo Croce.
Dopo la discussione generale è stato fissato il termine per la presentazione degli emendamenti. Incardinati anche il ddl n. 847 (tutela aree vulnerabili e con valenza ambientale e paesaggistica) ed è stata quindi affrontata la discussione unificata delle mozioni che riguardano la Valle del Mela. Mentre scriviamo l’Aula è ancora in corso.
Il Cdm, intanto ha deliberato l’impugnativa della legge 19 dell’11 agosto scorso, “Disciplina in materia di risorse idriche”, in quanto numerose disposizioni contrastano con le norme statali di riforma economico-sociale in materia di tutela della concorrenza e di tutela dell’ambiente, spesso di derivazione comunitaria, “eccedendo in tal modo dai limiti posti alle competenze regionali”. Sulla situazione dei conti siciliani Alessandro Baccei, assessore regionale all’economia, ha tenuto una conferenza stampa nel corso della quale ha detto che “la Sicilia è stata penalizzata e maltrattata, e che l’unica strada possibile è sedersi al tavolo romano e negoziare una soluzione finanziaria strutturale”.
Baccei ha annunciato che il 28 ottobre sarà a Roma con il governatore Crocetta, il sottosegretario per gli Affari regionali Gianclaudio Bressa e il capo di gabinetto di Pier Carlo Padoan, per il bilancio 2016. Verrà affrontato anche il problema del disavanzo di 1,9 miliardi di euro, di cui 1,5 miliardi da recuperare con la chiusura di negoziati tecnici; il resto con 470 milioni di tagli, 170 dei quali a valere sulla sanità.
Poi ha precisato che resta il deficit di un miliardo e quattrocento milioni circa da colmare: “Il disavanzo c’è ed è reale, è il frutto delle scelte del passato, ora tutte quelle strade del passato non sono più ipotizzabili, o si va nella direzione della contrattazione con lo Stato, oppure non abbiamo speranze”. Il dato certo è che lo Stato “fa pagare alla Sicilia 1,4 miliardi di compartecipazione alla finanza pubblica, siamo secondi solo alla Lombardia – dice Baccei – La Sicilia è pertanto fortemente penalizzata e maltrattata e ciò e incide pesantemente sulle condizioni economiche dell’Isola”.
 
Baccei ha concordato con il presidente Ars la presentazione a metà novembre del bilancio di previsione e ha affermato che vuole evitare l’esercizio provvisorio. Infine ha dipinto l’attuale quadro critico: “Le entrate al netto sono circa 10 miliardi e mezzo, tolta l’Irap, l’addizionale Irpef e gli altri contributi. Le uscite sono pari a: sei miliardi e 300 milioni della sanità, due miliardi per la compartecipazione allo Stato, due miliardi che arrivano da debiti dal passato. Abbiamo già bruciato tutte le entrate, ancora prima di fare il bilancio per colpa della gestione spregiudicata del passato. Abbiamo un miliardo e mezzo di spese da sostenere solo per la regione e il suo apparato di enti, società partecipate in house e non abbiamo i soldi per pagare, perché giorno uno li abbiamo finiti, poi abbiamo anche gli enti locali. L’unica strada è ricontrattare lo statuto al tavolo nazionale”.

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