Permessi umanitari, la Sicilia resta in coda - QdS

Permessi umanitari, la Sicilia resta in coda

Chiara Borzi

Permessi umanitari, la Sicilia resta in coda

giovedì 05 Novembre 2015

A Roma autorizzate 3.059 richieste d’asilo, mille meno che in tutta l’Isola. Istat: al 1° gennaio 2015 sono stati solo 182 a Palermo

ROMA – Grazie ai nuovi dati diffusi dal ministero dell’Interno, l’Istat è riuscita a richiamare e analizzare il numero degli stranieri non comunitari regolarmente presenti sul nostro territorio regionale e distinguere quali sono le motivazioni per cui hanno ottenuto un permesso di soggiorno. Lavoro, famiglia, studio e asilo sono le principali voci prese in considerazione. Tra queste in Sicilia occupano un posto particolare le richieste per motivi di lavoro e per ricongiungimento familiare, mentre i permessi concessi per ragioni umanitari passano quasi incredibilmente in secondo piano, rimanendo molto contenuti.
I cittadini stranieri non comunitari presenti in Sicilia sono in totale 23.019, di questi 6.285 risiedono a Palermo, 5.244 a Catania e 4.800 a Messina, il minor numero di stranieri regolarmente soggiorna invece ad Enna (sono appena in 261). Secondo quanto rilevato da Istat, in Sicilia è stato registrato un aumento dei permessi di soggiorno, ma è bene analizzare i numeri che ci riguardano nel dettaglio. Viste le condizioni attuali che motivano le migrazioni, non più solo economiche, ma principalmente per motivi umanitari, serve far notare come la nostra regione faccia riscontrare un basso numero di permessi accordati proprio a seguito di richieste d’asilo.
 
Catania rimane la provincia dove sono state accettate più richieste, 797, Trapani è la seconda, ma con appena 207 permessi concessi agli stranieri residenti. Terzo territorio è quello di Siracusa con 184 permessi, seguito a strettissimo giro da Palermo con 182 permessi. Allargando il focus ai territori provinciali di tutta la Penisola, basta dire che al 1° gennaio 2015 Milano ha concesso 1.333 permessi umanitari per far notare la differenza tra questa città e tutte quelle citate sopra per la Sicilia. Nel Lazio si concretizza la stessa sproporzione, perchè nella sola provincia di Roma sono stati concessi 3.059 permessi d’asilo, appena mille meno che in tutta la Sicilia.
Per procedere a una paragone che coinvolga, invece, due regioni del Sud, possiamo confrontare i numeri della nostra regione con quelli della Campania. Anche in questo caso la Sicilia risulta ospitare un minor numero di stranieri non comunitari residenti, circa 20mila in meno, considerando gli oltre 41mila presenti proprio in Campania, ma ha concesso un maggior numero di permessi di tipo umanitario. Al 1° gennaio 2015 ne sono stati contati 1.948, mentre la Campania si è fermata a 721.
 
Quest’ultima somma non è neppure pari a quella evidenziata da Istat per la singola provincia di Catania. è importante far luce, poi, sui dati che riguardano la concessioni di permessi per motivi di lavoro e per ricongiungimento familiare nelle due regioni. Sempre alla data del 1° gennaio 2015 la Sicilia aveva concesso meno di 10mila permessi di lavoro, mentre la Campania ne accordava oltre 25mila. è più simile la situazione relativa ai permessi di tipo familiare, accordati a 10.400 stranieri regolarmente presenti in Sicilia e ad oltre 12 mila presenti in Campania.
 
Scendendo nel dettaglio che interessa solo le province siciliane, si scopre che è quella di Palermo ad aver garantito permessi di soggiorno per motivi di lavoro al maggior numero di stranieri presenti sul territorio (2.804), seguita poi da Messina (2.361). Il capoluogo detiene anche il primato regionale per numero di permessi di ricongiungimento in famiglia, garantiti a 2.582 cittadini stranieri residenti. Altri 2.220 sono andati ai cittadini non comunitari regolari presenti nella provincia di Catania.

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