Arriva in Sicilia la rete assistenziale per le persone affette da autismo - QdS

Arriva in Sicilia la rete assistenziale per le persone affette da autismo

Andrea Carlino

Arriva in Sicilia la rete assistenziale per le persone affette da autismo

mercoledì 30 Dicembre 2015

Lo scopo del documento è quello di delineare percorsi diagnostici e riabilitativi che si uniformino a princìpi e linee guida largamente condivisi dalla comunità scientifica nazionale ed internazionale

PALERMO – Pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana (la n. 53 del 18 dicembre) la circolare del 3 dicembre scorso, a firma dell’assessore per la Salute, Baldo Gucciardi, riguardo la “Rete assistenziale per le persone affette da disturbi dello spettro autistico”. Scopo del documento è quello di delineare percorsi diagnostici e riabilitativi che si uniformino a princìpi e linee guida largamente condivisi dalla comunità scientifica nazionale ed internazionale, da proporre ed attuare nell’ambito del nostro territorio regionale. Dopo una breve definizione del disturbo autistico, con cenni sulla sua prevalenza nella popolazione e sulla prognosi, vengono delineati i princìpi guida per la presa in carico.
Per favorire lo sviluppo delle potenzialità delle persone con disturbi dello spettro autistico, risulta indispensabile una rete di servizi accessibile già dai primi anni di vita del bambino, specifici per patologia, rigorosi per metodologia e flessibili nell’erogazione delle prestazioni.
I servizi con funzione di diagnosi e riabilitazione devono fornire un supporto medico, psicologico, pedagogico e sociale, adeguati per fascia di età che preveda l’interazione con la famiglia, la scuola e, qualora possibile, il mondo del lavoro.
La presa in carico si articola in presa in carico diagnostica e presa in carico riabilitativa. Le procedure suggerite per la formulazione della diagnosi di autismo si inscrivono in una valutazione clinica globale, la quale ha lo scopo di raccogliere le informazioni utili a “conoscere” il bambino nel suo complesso, la famiglia e l’intero contesto ambientale. Accanto all’osservazione diretta del bambino, è importante poter disporre di dati attendibili relativi al comportamento del bambino in svariati contesti (famiglia, scuola, ecc.).
La presa in carico diagnostica deve essere realizzata da una équipe multidisciplinare. La presa in carico riabilitativa necessita di interdisciplinarietà; coordinamento fra servii rivolti all’intero ciclo di vita; formazione specifica degli operatori e delle famiglie; progetto educativo globale individualizzato.
A completamento di quanto previsto dalle linee guida con decreto assessoriale del 10 gennaio 2011 (Gazzetta Ufficiale della Regione siciliana n. 9 del 25 febbraio 2011) sono stati definiti gli standard organizzativi delle strutture dedicate che, in rete con le altre strutture assistenziali, partecipano alla presa in carico ed i cui interventi rientrano all’interno del programma di trattamento individuale di cui resta titolare l’unità operativa territoriale di riferimento. Tra i servizi dedicati particolare rilevanza riveste il centro per la diagnosi ed il trattamento intensivo precoce che deve essere attivato presso le aziende sanitarie territoriali e collegato funzionalmente con le strutture che erogano assistenza a differenti livelli ai soggetti con autismo.
Si evidenzia la funzione strategica del Centro per la diagnosi ed il trattamento intensivo precoce ai fini della definizione diagnostica dei casi sospetti in età precoce; effettuazione di un training precoce intensivo genitori-bambino e di trattamenti abilitativi e psicoterapeutici intensivi di durata variabile; realizzazione del progetto riabilitativo in maniera diretta o tramite raccordo con strutture pubbliche o private.
L’Assessorato, pertanto, dispone che le risorse pari ad almeno lo 0,1% delle somme poste in entrata nel proprio bilancio annuale siano prioritariamente destinate da ciascuna Asp ad assicurare la piena funzionalità del Centro per la diagnosi e il trattamento intensivo precoce (per cui è necessario fare ricorso anche all’utilizzo delle professionalità interne già destinatarie di specifici percorsi formativi) nonché a supporto degli interventi intensivi integrati ambulatoriali e domiciliari a carico dello stesso e che dovranno essere assicurati anche nei confronti dei soggetti autistici adolescenti e giovani adulti.

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