Agricoltura, spesa "pazza" di fine anno - QdS

Agricoltura, spesa “pazza” di fine anno

Michele Giuliano

Agricoltura, spesa “pazza” di fine anno

venerdì 08 Gennaio 2016

Rush finale della Regione per evitare il disimpegno: con il Psr investiti 143 milioni negli ultimi 3 mesi dell’anno. In totale è stato speso il 98,32% del Psr 2007-13. Tornano a Bruxelles 21,5 milioni non spesi

PALERMO – C’è stato un rush finale della Regione da maratoneti. Ma non è bastato al governo siciliano per poter spendere tutte le risorse messe a disposizione dall’Unione europea per l’agricoltura. La programmazione 2007-2013 si chiude quindi per la Sicilia in maniera non certamente indolore: ancora una volta tornano indietro somme colpevolmente non spese a causa di un’elefantiaca macchina burocratica e forse anche da un pizzico di inerzia da parte degli apparati dei vari dipartimenti.
Va in archivio questa programmazione ma quantomeno con uno scatto finale per la Sicilia che risulta essere, secondo il ministero delle Politiche agricole, tra i migliori in Italia. La Regione sullo sviluppo rurale ha speso da ottobre a dicembre scorsi 143 milioni di euro, meglio ha saputo fare solo la Campania. Questo però non cancella i ritardi e la lentezza del passato perchè la Sicilia non risulta essere tra le Regioni che hanno speso tutte le somme a loro destinate.
Il 100 per cento della spesa è un risultato raggiunto solo dalle Regioni Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Molise, Toscana, Umbria, Veneto e Puglia. Non figura quindi la Sicilia, come era ampiamente ipotizzabile. “I fondi dello Sviluppo rurale – ha sottolineato il ministro Maurizio Martina – sono essenziali per sostenere gli investimenti, aumentare la competitività strutturale della nostra agricoltura e anche per portare avanti politiche di ricambio generazionale. È positivo anche il lavoro di recupero fatto negli ultimi due mesi da molte Regioni in collaborazione con la nostra task force ministeriale”.
In sessanta giorni sono stati investiti circa 1,7 miliardi di euro, limitando così il disimpegno dei finanziamenti europei della scorsa programmazione. “Dobbiamo però portare a zero – ha concluso Martina – gli sprechi di risorse nel periodo 2014-2020, senza aspettare l’ultimo momento. Per questo serve anche maggiore semplificazione e flessibilità degli strumenti che l’Europa ci mette a disposizione, per poter andare davvero incontro alle esigenze delle imprese. Soprattutto nel Mezzogiorno dobbiamo lavorare affinché queste risorse contribuiscano davvero al salto di qualità necessario per rafforzare le aziende agricole di questi territori”.
Intanto già partono le nuove opportunità: in arrivo 111 milioni di euro per il 2016 destinati a campagne di informazione e di promozione sui mercati internazionali dei prodotti agricoli con riferimento ai regimi di qualità e ai metodi di produzione. Si tratta di risorse derivanti dall’applicazione del regolamento 1144 varato dalla Commissione europea e operativo dal primo dicembre scorso. Una opportunità da cogliere per gli imprenditori siciliani come sostiene l’eurodeputato Michela Giuffrida, componente della commissione Agricoltura del Parlamento europeo: “Mi auguro che moltissimi imprenditori siciliani, che purtroppo ancora oggi sconoscono il nuovo regolamento, utilizzino al più presto le misure. Si tratta di risorse destinate a campagne di informazione per contrastare la contraffazione”.
Ogni anno la dotazione delle campagne di informazione e promozione crescerà fino ad arrivare ai 200 milioni di euro previsti per il 2019.
 

Mancata spesa legata alla scarsa comunicazione
 
Proprio sul campo delle campagne di informazione si sta cominciando a muovere qualcosa: “Nel corso di questo mese di gennaio – aggiunge Michela Giuffrida – organizzerò personalmente un incontro tecnico-informativo per illustrare nel dettaglio le novità e favorire un confronto diretto tra i funzionari della Dg Agri e i produttori siciliani. Spesso infatti il mancato utilizzo delle risorse che l’Ue ci mette a disposizione deriva da un difetto di conoscenza e comunicazione. Il mio obiettivo e il mio principale impegno sono tendere un filo tra la Sicilia e l’Europa, in un’ottica continua e costante di concertazione e interlocuzione tra mondo produttivo e istituzioni”. Tra le prossime iniziative in cantiere quella di organizzare una visita in Sicilia del commissario europeo all’Agricoltura Phil Hogan: “Chiederò che faccia tappa nei due versanti della nostra isola, quella occidentale e quella orientale, – rilancia ancora la Giuffrida – per ascoltare gli agricoltori e risolvere le problematiche che bloccano o rallentano l’uso dei fondi europei. Sono sicura che, così come è stato per il commissario allo Sviluppo regionale Corina Cretu che è venuta in visita a marzo, anche Hogan rimarrà colpito dal potenziale enorme e ancora inespresso dalla Sicilia”.

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