Trasporto sostenibile, arrivano fondi - QdS

Trasporto sostenibile, arrivano fondi

Rosario Battiato

Trasporto sostenibile, arrivano fondi

giovedì 04 Febbraio 2016

Dal ministero 35 milioni nell’ambito del collegato ambientale, mentre è disponibile il bando Adrion: scade a marzo. Sulla Sicilia pendono due infrazioni, pessimi di dati di raccolta e superamenti a Palermo e Catania

PALERMO – Città intasate, inquinamento, assenza di dati, infrazioni comunitarie. Il biglietto da visita dei trasporti nei comuni siciliani, così riassunto, fatica a trovare una dimensione europea, o semplicemente nazionale. Merito anche di una Regione particolarmente lenta nell’aggiornamento degli strumenti di controllo di qualità dell’aria.
Il tasso di motorizzazione di Catania tocca quota 67 auto ogni 100 abitanti, poco più di Roma (62),  quasi il triplo di Amsterdam e Parigi (25) e circa il doppio di Londra (31). Soltanto un esempio che si affianca ai dati minimi relativi all’utilizzo dei mezzi pubblici e all’assenza di strumenti di controllo del traffico cittadino.
Uno spettro più ampio del ragionamento includerebbe anche la difficoltà di avere controlli sufficienti. A porre l’accento su questo aspetto è stata Legambiente che, nell’ultimo rapporto Mal’Aria di Città 2015, ha evidenziato com “purtroppo ancora oggi si registrano lacune sull’informazione giornaliera della qualità dell’aria in Sicilia”. In particolare “non sono disponibili, o presentano lacune temporanee, i dati delle centraline urbane di Agrigento, Siracusa, Ragusa, Enna e Trapani”.
A fronte di queste mancanze i superamenti non sono mancati. Ad esempio per gli ossidi di azoto nel 2014 c’è anche Palermo tra i 10 capoluoghi di provincia sui 93 monitorati (il 12%) che hanno superato il limite normativo come media annua. Anche Catania merita una citazione per gli ossidi di azoto perché, pur non avendo registrato superamenti nel 2014, rientra nel blocco delle città che hanno superato il limite da 4 a 6 anni negli ultimi 9 monitorati.
Bisogna sottolineare come proprio sulla qualità dell’aria ci siano ben due infrazioni che riguardano la Sicilia: la 2014_2147 (messa in mora) che riguarda la “Cattiva applicazione della direttiva 2008/50/CE relativa alla qualità dell’aria ambiente – Superamento dei valori limite di PM10 in Italia”, e la 2015_2043 (messa in mora) che fa riferimento all’applicazione della “direttiva 2008/50/CE sulla qualità dell’aria ambiente ed in particolare obbligo di rispettare i livelli di biossido di azoto(NO2)”.
Il governo continua a premere sull’acceleratore della sostenibilità, ma i comuni isolani dovranno dimostrare di essere pronti nella progettazione di un futuro più verde. Nei giorni scorsi il ministro Gian Luca Galletti, in occasione del tavolo sulla qualità dell’aria convocato a Roma con Regioni e Comuni, ha annunciato che presto saranno messi a disposizione 35 milioni di euro per la mobilità sostenibile nell’ambito dell’attuazione del collegato ambientale. A questa cifra si aggiungeranno altri 50 milioni, previsti nel fondo Kyoto, per colonnine elettriche. Per il sindaco di Messina Renato Accorinti sarebbe importante “l’equità nella distribuzione”.
A febbraio, inoltre, si è aperto il bando Adrion, il programma di cooperazione territoriale europea che mette a disposizione circa 33 milioni di euro per istituzioni pubbliche e private che serviranno, tra le altre cose, anche per progetti che realizzino servizi integrati di trasporto e di mobilità nell’area adriatico-ionico. Tra le 12 regioni italiane coinvolte, assieme alle due province autonome di Trento e Bolzano, troviamo anche la Sicilia.
 
La scadenza per la consegna dei progetti è il prossimo 25 marzo. Le proposte di progetto, rigorosamente in lingua inglese, dovranno essere presentate attraverso il sistema informativo web-based di monitoraggio (e-MS) che sarà disponibile sul sito www.interregadrion.eu.

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