Banche in soccorso delle imprese turistiche - QdS

Banche in soccorso delle imprese turistiche

Michele Giuliano

Banche in soccorso delle imprese turistiche

mercoledì 18 Novembre 2009

“Italia & turismo”, fondo di prestiti agevolati quasi raddoppiato e portato a 3 miliardi: un’occasione contro la crisi. Investimenti: all’iniziale plafond di 1,6 miliardi si aggiungono ulteriori 1,185 miliardi di euro

PALERMO – La crisi dell’industria del turismo in Sicilia potrebbe trovare uno sbocco concreto. L’ancora di salvezza si chiama progetto “Italia & Turismo” che dimostra di fare sul serio andando ad aumentare il capitale investito. “Italia & Turismo” è un’iniziativa senza precedenti: mai infatti è stato creato un prodotto finanziario dedicato unicamente al turismo. Con questa iniziativa viene garantita un’ampia possibilità di sostegno alle imprese del settore, soprattutto in una situazione difficile come quella che sta vivendo l’intera economia europea. In sostanza il progetto, avviato in giugno, ha ampliato il proprio budget che adesso sfiora i tre miliardi di euro.
All’iniziale plafond di 1,6 miliardi si aggiungono ulteriori 1,185 miliardi di euro (rispettivamente, 500 milioni dal Monte dei Paschi di Siena, 500 milioni da Bnl e 185 milioni dalla Banca Popolare dell’Emilia Romagna). Questo significa fondi che potranno essere investiti da un’impresa siciliana che si occupa di turismo per rilanciare servizi e soprattutto la propria competitività nel panorama nazionale. Restano infatti questi i due più grossi problemi del turismo siciliano.
Lo ha detto l’Osservatorio controllato dalla Regione Sicilia che ha parlato di difficoltà accentuate da una potenziale perdita di attrattività del territorio nei mercati turistici, in base ad un questionario sottoposto alle stesse imprese. Oltre il 40 per cento degli operatori ritiene che nel 2008 la Sicilia ha perso appeal nel mercato turistico. Per la maggioranza degli intervistati (oltre il 56 per cento) la competitività delle imprese siciliane è messa a rischio da fattori endogeni, mentre quasi l’80 per cento degli intervistati prevede di investire nella crescita della propria azienda. Dunque quale migliore possibilità se non quella di sfruttare l’apertura del credito agevolato da parte di una cordata di banche. Si prevede infatti un’adesione in massa dall’Isola sul progetto “Italia & Turismo”. Di questa iniziativa facevano già parte cinque gruppi bancari: Banca Intesa San Paolo con 600 milioni, Unicredit con 500 milioni, Banco Popolare con 200 milioni, Banca Popolare di Milano con 200 milioni e Banca Popolare di Sondrio con 100 milioni.
L’apertura delle linee di credito si rivolge all’intera filiera produttiva: imprese ricettive, campeggi, ristoranti, agenzie di viaggio, stabilimenti balneari ed ogni altro tipo di soggetto economico attivo nel settore turistico. I prodotti finanziari proposti sono caratterizzati dall’assenza di un importo minimo erogabile, propongono operazioni chirografiche di grande flessibilità o di tipo ipotecario per un valore anche pari all 100 per cento del progetto di investimenti da realizzare (Iva esclusa) senza alcun limite di importo massimo. I finanziamenti sono concessi con una durata compresa fra un minimo di 6 mesi ed un massimo di 20 anni e sono offerti, a seconda della banca impegnata nel progetto, a un tasso Ribs e Euribor (1/3/6 mesi base 360) maggiorato di uno spread che in ogni caso partirà dallo 0,6 per cento per i clienti a migliore rating e non supererà il 2,5 per cento per le classi di rischio elevato.
 

 
La Bei e i Confidi garantiranno il proprio appoggio
 
Per alcune banche il finanziamento dei progetti verrà assicurato attraverso i fondi erogati dalla Bei, permettendo così, oltre all’assistenza delle garanzie Confidi, di ottenere spread più competitivi. Per quel che riguarda la periodicità, sono previste rate mensili, trimestrali e semestrali con la possibilità di prevedere anche il rimborso annuo del capitale per far fronte ad esigenze di stagionalità. Tutti fattori dunque che potrebbero portare ad una rinascita delle industrie del turismo siciliano che da tempo hanno inanellato un poco lusinghiero trend negativo anche se nel primo semestre del 2009, come rilevato da uno studio di Bankitalia, il calo di arrivi e presenze è inferiore rispetto all’anno precedente. Nel suo rapporto sull’economia siciliana, Bankitalia rileva che in base ai dati provvisori forniti dall’Osservatorio turistico della Regione, nei primi sei mesi si sono ridotti sia gli arrivi sia le presenze turistiche: -3,5 e -2,4 per cento. Nell’intero 2008 la riduzione era stata rispettivamente pari a -9,2 e -5,6 per cento. “La riduzione dei flussi turistici – si legge nel rapporto di Bankitalia – ha interessato esclusivamente gli stranieri, diminuiti dell’8,5 per cento”.

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